Nuovo post tecnico noioso ma utile per chi non ha molta dimestichezza con le valigie
Non sono tanti i settori della vita nei quali sono organizzata, ma grazie all'esperienza accumulata nel viaggiare ci impiego in media quindici minuti a comporre un trolley a mano* per un viaggio di max 5 notti fuori. .
Prima fase. Scrivo cosa portarmi.
Questa operazione si puo' fare dovunque e in qualsiasi momento prima del viaggio, quindi il tempo di far la valigia si riduce all'esecuzione materiale.
Per decidere cosa portarsi ci sono vari sistemi, dall'avere una check list al pensare per argomenti (vestiti, beauty case etc).
Io segno tante colonne quanti giorni sto fuori e scrivo le attivita' che penso di fare (quelle di cui non so il giorno preciso le aggiungo random): Sera fuori con amiche , Visita Nonna, Cena romantica, Museo, Incontro di Lavoro, spiaggia etc) e metto accanto cosa mi serve per quelle attivita' specifiche (es: biglietti museo, tailleur, scarpe eleganti, regalo per la nonna, maglietta discotecara, abito sparluccico, costume da bagno e crema solare, borsetta, orecchini etc..).
Poi tiro una riga orizzontale e scrivo sotto, nelle colonne per ciascun giorno, il vestiario che mi serve (includendo quello per le attivita' previste nella parte superiore della colonna)
- per ogni giorno: biancheria/maglietta/camicia/maglia a manica lunga,
- ogni tre giorni un pezzo di sotto, (d'estate il connubio maglietta pantalone si sostituisce col vestitello)
- ogni due giorni un pezzo di sopra tipo giacca da lavoro o maglione o felpa (quelli con i bottoni, incrociate o con le cerniere reggono meglio un secondo uso perche' si possono aprire per evitare la sudata).
Gli abiti reggono solo un uso, percio' se ne porto per uso non serale diminuisco camicie/maglie.
Scelgo tre paia di scarpe al massimo.
La borsa di piccola/media dimensione.
Aggiungo i pezzi che mi serviranno tutto il tempo: cappotto, sciarpa, cappello, guanti, ombrello.
Dopo aver inserito in questa selezione di vestiario tutti i pezzi indicati che mi servono per le attivita', li cancello dalla lista sopra, nella quale rimangono solo gli oggetti e le cose di utilizzo tecnico.
Scelgo capi di pochi colori, che siano abbinabili e ricombinabili, spesso basic da ravvivare con un paio di orecchini.Non sono al massimo dell'originalita' fashion quando viaggio, ma chissenefrega :-)
Tiro di nuovo una linea orizzontale e sopra le colonne faccio la lista di cosa mi serve davvero per il beauty case (ricordando che i liquidi e i pastosi devono rientrare in una busta 20x20 in contenitori max di 100 ml di capacita', per cui prodotti in confezione da viaggio, campioncini e barattolini riempiti con i propri prodotti sono la soluzione migliore. Da Muji si trovano molti barattolini ). Phon da viaggio se in albergo o a casa di chi vado non c'e'.
Negli anni ho stabilito un trucco che mi sta bene sempre (rinforzato da sera col kajal) e che richiede 2 ombretti, fondotinta, terra-gel, mascara e gloss. Pur essendo diventata assai spartana, non mi muovo senza la pinzetta, le forbicine e, d'inverno, la bomboletta di shampoo secco (i nuovi asciugatori per le mani nei bagni pubblici stanno privando noi donne della tipica rinfrescata alla chioma che ci davamo mettendoci a testa in giu' sotto il getto di aria calda).
Infine tiro una nuova riga orizzontale per aggiungere tutte le altre cose di utilizzo tecnico (alle quali sommare quelle avanzate dal settore attivita'): passaporto, carte, caricabatterie, macchina fotografica, spazzola, fogli di prenotazione, biglietti, prenotazione dell'albergo, eventuale computer etc..
Seconda fase. Cerchio dalla lista del vestiario cosa indossare per il viaggio, ovvero le cose piu' ingombranti: sciarpa, cappotto, poncho + giacca (cosi' ho due pezzi di sopra appresso), cappello, stivali o scarpe da ginnastica, la felpa o il maglione piu' ingombrante.
Terza fase. Metto su una sedia le cose da indossare per il viaggio e sul letto tutte le altre.
Quarta fase. Apro il trolley sul pavimento accanto al letto e inizio a mettere dentro seguendo l'ordine:
- biancheria (che si infila nei solchi in cui il manico di metallo divide il fondo del trolley
- vestiti (tutti piegati tranne gli abiti che invece arrotolo a tubo e poi piego intorno ai lati del trolley) in modo da riempirlo in modo pari
- borsa
- altri oggetti necessari (spazzola, caricabatterie, macchina fotografica, fogli stampati di prenotazioni alberghiere, miniombrello etc) e busta con le cose da beauty case non liquide.
- nella tasca esterna grande le scarpe insacchettate (due paia max: io di soli scelgo un paio di ballerine e un paio di scarpe da ginnastica o col tacco, viaggiando in stivali oppure 2 sandali d'estate, uno con e l'altro senza tacco, viaggiando in scarpe da ginnastica)
- nella tasca esterna piccola medicine e bustina liquidi del bagaglio a mano, eventuale bigiotteria, lettore mp3, nonche' altre cose che possono servire urgentemente tipo i tampax.
Prova finale: la valigia deve chiudersi e pesare meno di 10 kg per l'imbarco come bagaglio a mano.
Se la valigia non si chiude o pesa troppo,
- rivalutare il beautycase: deodorante shampoo e bagnoschiuma si possono comprare anche a destinazione e sicuramente costano meno che pagare il sovrapprezzo all'imbarco.
- se ci sono troppi fogli, portarsi dietro la versione file dentro una chiavetta usb e stampare in loco.
- rinunciare al libro da viaggio e accontentarsi di comprare una rivista dopo i controlli di sicurezza.
- rinunciare ad un paio di scarpe
Ora che c'e' la bimba (e gli infant non hanno diritto al proprio bagaglio a mano), imbarco il mio bagaglio nella stiva e uso un altro trolley a mano per le sue cose, piu' o meno utilizzando lo stesso metodo:
Per le attivita', oltre ad eventuali eventi sociali per cui le porto certi vestiti piuttosto che altri, scrivo:
- trasporto (passeggino e accessori, fascia o meitai, seggiolone di stoffa portatile, sistema di sicurezza o seggiolino auto)
- mangiare/bere (biberon, cucchiaini, cibo/latte...per questa sezione di questo post sul bagaglio per bimbi piccoli)
- dormire (pigiama, orsacchiottino, lucina, lettino portatile se in albergo non c'e...)
- cambio (pannolini, prodotti, foglio imbottito per fare un fasciatoio di ogni superficie orizzontale etc)
poi
- conta dei vestiti (io aggiungo solo due body e due cambi di vestiario extra perche' se proprio succede un disastro compro un body o una maglietta sul posto. D'estate fino a meta' viaggio lavo a mano nel lavandino dell'albergo e cosi' recupero vestiti puliti)
- beauty case (anche qui vedi questo post sul bagaglio per bimbi piccoli)
- altri oggetti di utilizzo tecnico per la Viatrix: giochini (pochissimi, se volete un bambino viaggiatore che non si annoia nei trasbordi abituatelo a intrattenersi guardando il mondo e a giocare con quello che gli capita tra le mani), ciucci, copertina o pareo scuro per migliorare il comfort delle dormite nel passeggino quando mamma e papa' sono al ristorante o fermi altrove.
*Il mio primo trolley, blu, fu un regalo dei miei per far su e giu' tra la loro nuova casa e la mia mezza stanza da studentessa a Torino, dove avevo libri, vestiti, trucchi e quant'altro: a quei tempi far la valigia non significava dover pensare davvero cosa portarmi dietro.
Quando partii per la prima volta per fare un corso di tre settimane all'estero, fu allora che preparai la mia prima vera valigia per stare fuori di casa. Nel dubbio di cosa portare, creai un bestione di 25 kg contenuti in un borsone con due rotelle. Mio padre mi mise sul treno a Milano Centrale con il bestio. Io capii l'errore nel momento di scendere a Strasburgo. Pochi metri dopo, ancora ansante, realizzai che l'ufficio turistico dove poter chiedere una mappa per capire come raggiungere il mio ostello si trovava in fondo ad una rampa di scale: mollai la maniglia e mi parve che il tonfo del bestio avesse pure fatto l'eco. Mi girai e vidi una ragazza con lo sguardo onesto in piedi in mezzo a quattro o cinque consimili valigioni.
"Scusa, mi guarderesti la valigia, devo solo scendere a prendere una mappa e torno"
Fu cosi' che
1) Conobbi una delle mie migliori amiche.
2) Imparai che prima di fare la valigia, bisogna pensare a cosa metterci dentro.
Da allora il trolley blu e' diventato il mio fedele compagno negli anni della mia vita da viaggiatrice low cost, donna cometa e adesso mamma viaggiante. In casa abbiamo altre 4 valigie di varie dimensioni rientranti nelle misure da bagaglio a mano dei vari vettori, e altre 5 di vario tipo per il bagaglio di stiva: il mio trolley blu e' logoro e scolorito, ma continuo a mantenerlo in servizio perche' e' l'unico che corrisponde alle massime dimensioni consentite da Ryanair.