Le immagini raccapriccianti che vedete non si riferiscono al passaggio di Attila e del suo esercito di Unni. Questi sono i lavori di (letteralmente, com'è scritto nel cartello) "ripristino del manto stradale" dell'Italgas, a seguito della sostituzione delle tubature. Un lavoro che definire fatto con i piedi è un eufemismo. Perfino la dicitura "ripristino del manto stradale" dovrebbe essere oggetto di denuncia. L'Italgas ha letteralmente devastato il manto stradale delle strade di Trastevere, tra le più belle e pittoresche del rione. Strade per giunta rifatte da poco e già mortificate dal passaggio dell'operaio barbaro. Dove sono finiti i sanpietrini? Chi pagherà il loro ripristino? Pagherà il Comune, e quindi NOI, di tasca nostra? E' questa la qualità degli interventi dell'Italgas? E nel frattempo (passeranno mesi, se non anni, lo sappiamo) chi pagherà per i danni di immagine di questo vomitevole lavoro fatto con il buco del culo? Italgas peggio di Attila. Nessun altro sarebbe stato in grado di devastare, mortificare, umiliare in questo modo un intero quartiere. Chiudiamo raccontandovi la terribile sensazione di abbandono che si coglie nella strada. Non si vede nessun operaio all'opera. E' almeno un mese che quelle strade sono ridotte così, in quelle barbare condizioni. Ma la Polizia Municipale non ha mai chiesto chiarimenti in merito? Chi è che deve occuparsene? A chi è possibile segnalare questo terrificante disservizio? Tutte domande di fronte alle quali il cittadino comune deve rassegnarsi a non avere risposta. Viviamo in una città incivile, degna Capitale di un Paese invicile. Da noi i lavori si fanno così, con i piedi. Da noi le grandi aziende devono spendere il meno possibile, e i cittadini devono pagare per loro. Una strada rifatta oggi, ridevastata domani e che verrà risistemata chissà quando. L'importante è farci mangiare qualcuno, a spese nostre ovviamente. Guardate che schifo, nemmeno a Baghdad rifanno le strade così. Nemmeno una granata farebbe simili danni.
Le immagini raccapriccianti che vedete non si riferiscono al passaggio di Attila e del suo esercito di Unni. Questi sono i lavori di (letteralmente, com'è scritto nel cartello) "ripristino del manto stradale" dell'Italgas, a seguito della sostituzione delle tubature. Un lavoro che definire fatto con i piedi è un eufemismo. Perfino la dicitura "ripristino del manto stradale" dovrebbe essere oggetto di denuncia. L'Italgas ha letteralmente devastato il manto stradale delle strade di Trastevere, tra le più belle e pittoresche del rione. Strade per giunta rifatte da poco e già mortificate dal passaggio dell'operaio barbaro. Dove sono finiti i sanpietrini? Chi pagherà il loro ripristino? Pagherà il Comune, e quindi NOI, di tasca nostra? E' questa la qualità degli interventi dell'Italgas? E nel frattempo (passeranno mesi, se non anni, lo sappiamo) chi pagherà per i danni di immagine di questo vomitevole lavoro fatto con il buco del culo? Italgas peggio di Attila. Nessun altro sarebbe stato in grado di devastare, mortificare, umiliare in questo modo un intero quartiere. Chiudiamo raccontandovi la terribile sensazione di abbandono che si coglie nella strada. Non si vede nessun operaio all'opera. E' almeno un mese che quelle strade sono ridotte così, in quelle barbare condizioni. Ma la Polizia Municipale non ha mai chiesto chiarimenti in merito? Chi è che deve occuparsene? A chi è possibile segnalare questo terrificante disservizio? Tutte domande di fronte alle quali il cittadino comune deve rassegnarsi a non avere risposta. Viviamo in una città incivile, degna Capitale di un Paese invicile. Da noi i lavori si fanno così, con i piedi. Da noi le grandi aziende devono spendere il meno possibile, e i cittadini devono pagare per loro. Una strada rifatta oggi, ridevastata domani e che verrà risistemata chissà quando. L'importante è farci mangiare qualcuno, a spese nostre ovviamente. Guardate che schifo, nemmeno a Baghdad rifanno le strade così. Nemmeno una granata farebbe simili danni.
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