Dai prodotti alimentari Dop ai siti Unesco, dalla produzione di armi a quella di vino. Dal PIL della mafia ai bamboccioni: i primati italiani che colpiscono la stampa straniera (e non solo).
UN TERZO DEGLI ADULTI ITALIANI VIVE ANCORA COI GENITORI «Che siano bamboccioni ancora attaccati alle gonnelle della mamma o di disoccupati lasciati fuori al freddo da un’economia cupa – si legge in un articolo del Guardian del 2012 – un numero crescente di italiani continuano a rifugiarsi nella casa di famiglia».
L’ITALIA HA IL PIÙ ALTO NUMERO DI SITI UNESCO DEL MONDO È vero, sono 51, la Cina ne ha 48 e la Spagna 44. E Francia e Germania con 41 e 40 siti.
Alcuni siti stranieri danno per certa la voce secondo cui l’Italia possederebbe il 60% del patrimonio artistico mondiale. Ma questa è una bufala. Come ha spiegato Salvatore Settis, tra i maggiori storici dell’arte del nostro paese, «Quasi nessuno dice che questi dati sono inesistenti, che non c’è mai stata “un’indagine svolta dall’Unesco” che abbia quantificato il patrimonio culturale del pianeta, assegnando a ogni Paese la propria quota percentuale».
L’ITALIA È IL PRIMO PAESE PER NUMERO DI RICONOSCIMENTI DOP, IGP E STG CONFERITI DALL’UNIONE EUROPEA Vero, anzi.. verissimo. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2013 erano 261. E 23 prodotti agroalimentari italiani non hanno rivali sui mercati internazionali. Pasta, pomodori e altri ortaggi, aceto, olio, fagioli e ciliegie: sono alcuni dei prodotti per i quali l’Italia vanta le maggiori quote di mercato mondiale. E ce ne sono altri 54 per i quali siamo secondi o terzi.
LA MAFIA CONTRIBUISCE AL PIL ITALIANO Nel 2007 ha fatto il giro del mondo la notizia secondo cui la mafia con un giro d’affari di 90 miliardi contribuirebbe al 7% del PIL italiano. A dirlo era uno studio della Confesercenti, ripreso dai principali giornali del mondo. Ma è davvero così? Secondo gli istituti di statistica europei e Transcrime, calcolare le attività illegali (droga, prostituzione, ecc) nel computo dell’economia, in realtà farebbe guadagnare all’Italia “solo” l’1% di PIL. E l’Italia non sarebbe l’unica a beneficiarne: in Spagna, l’economia criminale contribuirebbe allo 0,9 del PIL e in Gran Bretagna allo 0,7 del PIL.
L’ITALIA HA L’UNIVERSITÀ PIÙ ANTICA E IL PRIMO FESTIVAL DEL CINEMA DELLA STORIA Fondata nel 1088, l’Università di Bologna è la più antica università del mondo, ancora in funzione. E il Festival di Venezia, inaugurato nel 1932, è il più antico festival cinematografico del mondo.
L’ITALIA IL PRIMO PRODUTTORE DI VINO AL MONDO Un record molto apprezzato in paesi come gli Usa, che sono i primi consumatori di vino al mondo.
In realtà nel 2014, secondo l’Organisation of Vine and Wine (OIV), il nostro paese avrebbe ceduto il primato, producendo 44.7 ettolitri contro 46.6 ettolitri della Francia. Ma gli esperti dicono che nel 2015 potrebbe riprenderselo.
Non è solo la quantità a contraddistinguere il vino italiano, ma soprattutto la qualità: le stime ISTAT indicano che il 38,5% della produzione italiana è di vini DOC e DOCG, mentre i vini IGP rappresentano il 35% della produzione.
L’ITALIA È LEADER MONDIALE NELLA METÀ DEI PRODOTTI DEL SETTORE MECCANICO Proprio così: risulta il Paese con il saldo attivo più alto per 62 prodotti dei 496 del settore meccanico nel commercio mondiale. E nella classifica di competitività calcolata sulla base del Trade performance Index, l’industria italiana della meccanica è seconda solo a quella tedesca.
LA PAROLA “WHATSAPP” È CITATA NEL 50% DELLA CAUSE DI DIVORZIO IN ITALIA Il dato che ha fatto il giro del mondo l’anno scorso ha una fonte attendibile: l’Associazione degli avvocati matrimonialisti.
L’ITALIA È TRA I PRIMI 8 PAESI ESPORTATORI DI ARMI AL MONDO Vero, come è vero che siamo il primo esportatore di armi leggere (pistole e fucili), non soggette ai controlli della legge, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
LA FONTANA DI TREVI A ROMA INCASSA PIÙ 3000 EURO AL GIORNO (IN MONETINE LANCIATE DAI TURISTI) Vero: le cifre sono fornite dalla Caritas diocesana, che dal 2006 è l’unica titolata a ritirare e spendere gli euro rinvenuti dentro la fontana.
L’ITALIA È IL PAESE CON I COSTI DELLA POLITICA PIÙ ALTI Altro record (non invidiabile): l’indennità dei parlamentari (una delle 4 voci che compongono lo stipendio) è di 140 mila euro annui, il doppio di quanto percepiscono i parlamentari inglesi e 4 volte lo stipendio di quelli spagnoli.