Italia

Da Nataliapazzaglia


E’ quasi notte.Villa Borghese, quasi deserta.In punta di piedi, sporgendosi oltre le grate, oltre il giardino di lavanda, oltre la fontana con i tritoni, lei: Proserpina, sotto i soffitti immensi della Galleria.Chissà che tempi avranno visto questi artisti, chissà se anche loro si scontrarono con la crisi, la paura della modernità, chissà se anche il Canova lottò contro chi lo chiamava visionario. In questa Italia schiava della crisi, che dietro la crisi troppo spesso si nasconde, ho avuto la fortuna di trovare un lavoro, ben retribuito, in un quartiere bellissimo di Roma. Ho trovato una vera casa, parquet, divano, cortile e pochi rumori: un miracolo. La sera mi concedo Villa borghese e ai Fori arrivo a piedi, dimentica dei ritardi degli autobus.Un mese e mezzo dopo il ritorno dagli States la domanda spontanea è: "Cosa ti manca?"Mi vengono in mente tre parole: idee, giovani e imprenditorialità: la speranza nelle nuove idee per sconfiggere la crisi, la fiducia nei giovani, valutati e apprezzati in virtù della loro intraprendenza, l'imprenditorialità come paradigma di vita. Osservando San Pietro in lontananza mi domando cosa manca, cosa mi manca in questa terra: se mi lascerò cambiare o proverò a cambiarla io.

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