Akamai ha presentato i dati relativi al secondo trimestre del “Rapporto sullo Stato di Internet”, il rapporto con cui elabora lo stato della rete a livello globale. Per quanto riguarda il nostro paese, nonostante qualche progresso, è ancora indietro per velocità di connessione. Per la banda larga, siamo al 70% di adozione; ancora lontana la banda ultra larga.
Nuova edizione del “Rapporto sullo Stato di Internet” che Akamai elabora ogni trimestre per dare uno spaccato di quale sia lo stato di Internet a livello globale. Sono stati diffusi quindi i dati relativi al secondo trimestre del 2015, il Q2 2015, e come sempre cerchiamo di dare prima qualche dato importante che riguarda direttamente il nostro paese e poi qualche dato a livello globale per fare un veloce raffronto.
Velocità di connessione, Italia ancora indietro
Cominciamo subito col dire che nonostante i dati siano in crescita, l’Italia ancora non riesce a risollevarsi dal punto di vista della velocità di connessione, piazzandosi alla 54esima posizione a livello mondiale e 23esima tra i paesi EMEA. Nel secondo trimestre la velocità si attesta intorno a 6,4 Mbps, facendo registrare un aumento del 4,1% rispetto al trimestre precedente, il Q1 2015, e del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, Q2 2014. Il picco di velocità media di connessione in Italia raggiunto nel trimestre in esame è pari al 30,2% ed è penultima a livello EMEA (in discesa dal 68° al 69° posto a livello mondiale), nonostante una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Banda larga e banda ultra larga, Italia in ritardo
Capitolo banda larga e banda ultra larga. Di banda larga e, soprattutto di banda ultra larga si parla ormai sempre più spesso nel nostro paese, specie in relazione a questo grande progetto infrastrutturale che il governo si appresta a lanciare questo autunno, del valore di 12 miliardi di euro. Speriamo che questa serva a risollevare le sorti dell’Italia da questo punto di vista, anche perchè, al di là dei numeri, ne va della crescita del paese intero.
Per quel che riguarda la banda larga (>4 Mbps) ci sono buone notizie: in Italia, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le connessioni a banda larga sono cresciute del 13%, raggiungendo una copertura del 70%. Rispetto al trimestre precedente, però, si registra un aumento di solo 1,5%.
Per quel che riguarda la banda ultra larga (>10 Mbps), invece, anche per il secondo trimestre del 2015, l’Italia, la Turchia e il Sud Africa restano gli unici paesi EMEA a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. E, nonostante un lieve miglioramento, il nostro paese si assesta su un valore di adozione dell’8,7%, facendo registrare +35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e una crescita del 19%, rispetto al trimestre precedente.
Se guardiamo ai dati relativi alla banda a 15 Mbps, vediamo l’Italia registra solo il 3% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 17%, rispetto allo stesso periodo del 2014, e del 20% rispetto al primo trimestre 2015. Ed è al 44esimo posto a livello mondiale.
Questo il quadro italiano e come potete vedere c’è ancora tanto, ma tanto da fare.
Vediamo velocemente qualche dato a livello globale.
Nelle prime dieci posizione per velocità di connessione ci sono ben 7 paesi europei: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Norvegia, Lettonia, Finlandia e Repubblica Ceca rispettivamente nelle posizioni dalla quarta alla decima. Tutti i Paesi europei considerati hanno, anche in questo periodo, superato la soglia convenzionale dei 4 Mbps di velocità di connessione media, mentre 17 hanno superato la soglia dei 10 Mbps, e sono: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Norvegia, Finlandia, Rep. Ceca, Danimarca, Romania, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Austria, Germania, Portogallo, Slovacchia, Ungheria e Polonia.
Per quanto riguarda la banda larga, la Corea del Sud è ancora il primo paese al mondo nella penetrazione dei 25 Mbps. In Europa, la Svezia è prima con una penetrazione del 15%.
Per quanto riguarda il Mobile, il numero di abbonati ai servizi dati mobili è cresciuto rapidamente determinando un aumento del traffico dati insieme ad un aumento continuo del volume medio di dati scambiati per abbonato. In base ai dati di traffico raccolti da Ericsson, il volume di traffico dati mobile è cresciuto del 15% tra il primo e il secondo trimestre 2015 e del 55% rispetto al secondo trimestre dell’anno passato. I dati relativi alla velocità di connessione mobile e sull’uso dei browser non sono stati inclusi in questo report a causa dei cambiamenti man mano apportati per rifinire ulteriormente gli algoritmi Akamai per l’identificazione delle reti mobili.
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