thanks to Ronnie Macdonald.
Che il Brasile avesse una marcia più di questa Italia, siamo sinceri, lo sapevamo già.
La qualità del centrocampo verde oro e la loro classe in attacco sono un brutto cliente per tutti, soprattutto per una formazione che ha preso 4 goal in due partite dai non irresistibili attacchi di Messico e Giappone.
Prandelli inserisce nell’11 iniziale Candreva, Diamanti e Bonucci al posto di Barzagli. Panchina per Giaccherini, Giovinco, il faraone El Shaarawy e Pirlo, sostituito da Aquilani in coppia con Montolivo; squalificato De Rossi.
La partita inizia e pronti via, nei primi 3 minuti, quattro errori di passaggio dei nostri due centrocampisti regalano azioni pericolose e angoli ai padroni di casa.
La partita nei minuti successivi tende a rallentare, con il Brasile sempre con in mano il gioco ma non in grado di finalizzare.
Al 26’ Montolivo subisce un colpo alla testa ed è costretto a uscire, al suo posto Giaccherini, che prende il posto sulla fascia di Marchisio, spostato a centrocampo.
Dopo pochi minuti Neymar colpisce duro Abate che cadendo si infortuna alla spalla. Al suo posto entra Maggio.
E’ forcing per la formazione brasiliana che nei minuti finali del primo tempo, meritatamente, passa in vantaggio con Dante, subentrato all’infortunato David Luiz, che ribadisce in rete una respinta non perfetta di Buffon. 1 a 0 Brasile, ma l’azione è viziata da un fuorigioco di partenza.
Nella ripresa la musica cambia immediatamente: dopo 6 minuti infatti su un rilancio di Buffon, Balotelli si esibisce in colpo di tacco meraviglioso che lancia in porta Giaccherini, freddissimo a trafiggere Julio Cesar. E’ 1 a 1.
Ma l’illusione dura poco e così, su calcio di punizione concesso dall’arbitro dopo un tuffo di Neymar che cerca il contatto con Maggio, lo stesso Neymar trova una traiettoria perfetta sul secondo palo. Immobile Buffon che probabilmente non ha visto partire la palla. 2 a 1 Brasile e tutto da rifare.
L’Italia ci prova, ha più grinta rispetto al primo tempo, ma il Brasile oltre a essere fortissimo tecnicamente è anche opportunista e su lancio lungo Fred riesce a superare un non perfetto Chiellini e a trafiggere per la terza volta il portiere della nazionale. 3 a 1 per i sud americani.
L’Italia però non molla e così riesce a riaprire la partita con Chiellini che, su sviluppi di un calcio d’angolo, in mischia, piazza con precisione chirurgica il destro sul primo palo. Ci sono proteste brasiliane che lamentano di aver sentito un fischio; l’arbitro aveva infatti inizialmente concesso il calcio di rigore per una trattenuta su Balotelli salvo cambiare idea subito dopo e convalidando il goal.
Ora più che mai bisogna crederci e ancora su sviluppi di un calcio d’angolo è Maggio a salire in cielo, ma la sua incornata si stampa sulla traversa.
E’ il sussulto finale della nostra nazionale che da contropiede subisce anche il goal del 4 a 2, ancora con Fred che ribadisce in rete una respinta cortissima di Buffon su Marcelo.
Finisce 4 a 2 per il Brasile e ora l’Italia aspetterà con ogni probabilità la Spagna in semifinale.
Articolo di Andrea Bandini