Berlino, 9 Luglio 2006. Ci sono emozioni che soltanto un pallone è in grado di dare : l’Italia vince il Mondiale di Germania e pone fine a una delle cavalcate più entusiasmanti della storia dello sport, realizzando un’impresa assolutamente sensazionale. Il rigore di Fabio Grosso ci consegnava la coppa del Mondo, 24 anni dopo Madrid e il 3a 1 alla Germania. L’Italia sportiva si univa dopo un mese devastante per l’immagine del calcio azzuro. Eh si, perchè soltanto 34 giorni prima, il fattaccio : Calciopoli naturalmente, lo scandalo sportivo che influenzerà e non poco, il nostro calcio. Critiche durissime, i giocatori e Lippi in trincea per difendere quel minimo di credibilità che ci era rimasto in un Mondiale che alla vigilia ci vedeva tutto tranne che favoriti alla vittoria finale.
“The Road to Final” fu particolarmente emozionante : all’esordio col Ghana fu una boccata d’ossigeno dopo un match molto fisico, gli Stati Uniti successivamente un salto nel buio. Un buio che nascondeva la Repubblica Ceca e la paura di ritornare a casa, dove il clima era infuocato. Ci pensò Materazzi a portarci agli ottavi dove l’Australia di Hiddink ci stava per fare uno scherzetto: Totti dal dischetto al 95′ capitalizzò il tuffo di Grosso che iniziava a prendere le sembianze di uomo della provvidenza. Con l’Ucraina una passeggiata di salute, 3 a 0 e tutti a Dortmund dove la Germania ci attendeva per annullarci. E lì il capolavoro: la partita del secolo, 5 minuti di follia agonistica in un inferno bianconero con quell’incontenibile urlo di gioia di Grosso ,accompagnato dal celebre “Andiamo a Berlino ,andiamo a prenderci la Coppa!” di Caressa. Già,ancora i brividi.
L’Italia è infallibile e dal dischetto non sbaglia, Trezeguet si : e ancora Grosso che spingeva in rete tutta la voglia che avevamo di festeggiare, di prolungare quel sogno un secondo di più, per ritardare al massimo il ritorno a casa, dopo una notte di pura felicità ed entusiasmo totale nella Penisola. Eravamo Campioni del Mondo,e come in semifinale non era davvero possibile,era bello,troppo bello e oggi come non mai, a 7 anni di distanza, quelle emozioni indelebili sono ancora qui impresse forti nella memoria. La fantastica vittoria di tutti noi italiani, tifosi,squadra e ambiente come fossimo una cosa unica in un giorno unico.
9 Luglio 2006, un sogno da cui ancora fatichiamo a svegliarci. 9 Luglio 2006, un meraviglioso successo azzurro che con ogni probabilità non si è visto mai prima, nè si vedrà mai.