Sandra Gasparini ha conquistato a Sigulda, la pista preferita degli italiani ora che (si spera momentaneamente, ma ne sapremo di più nelle prossime settimane) è stata chiusa quella di Cesana Pariol, il miglior risultato della sua giovane carriera, un brillante sesto posto a meno di un decimo dal podio.
Proprio un anno fa Sandra mi confidò personalmente questa frase: "Per noi giovani italiani ci vuole un pochino più di tempo rispetto ai tedeschi per diventare forti, anche perché dobbiamo sempre andare all'estero ad allenarci ed è necessario imparare a conoscere nei minimi dettagli ogni singola pista. Ma stai tranquillo che arrivo: 2-3 anni e ci sarò anche io a lottare per le medaglie con le tedesche".
L'azzurra, in effetti, sta realmente arrivando dove si è prefissata. I progressi sciorinati in questa stagione sono tangibili, con una continuità di rendimento che ha permesso alla 21enne altoatesina di raggiungere una significativa ottava posizione in classifica generale. Riguardo alla conduzione del mezzo, la portacolori del Bel Paese possiede un'elevata sensibilità, che le consente di esprimersi al meglio su tracciati molto tecnici come lo è appunto quello di Sigulda. Ciò che attualmente ancora la divide concretamente dalle prime 5 posizioni è la fase di spinta, dove paga ancora un dazio troppo elevato alle possenti atlete teutoniche e nord-americane. Proprio su questo aspetto dovrà concentrarsi in estate la nativa di Vipiteno, la quale non è escluso che sin dalla prossima stagione possa puntare al podio almeno in un paio di circostanze. Un risultato del genere all'Italia manca da oltre un decennio, ovvero dai tempi della fuoriclasse Gerda Weissensteiner. La crescita di Sandra Gasparini, inoltre, potrà rivelarsi fondamentale per lo slittino italico non solo per il singolo femminile, ma anche per il team-event , specialità che da Sochi 2014 entrerà a far parte del programma olimpico. Ammesso che Armin Zoeggeler, come ci auguriamo tutti, gareggi ancora per un paio di stagioni e considerando Oberstolz-Gruber (o al limite i giovani Rieder-Rastner) delle garanzie, per la selezione tricolore si rivelerà determinante proprio il contributo della bionda altoatesina, la quale, proseguendo su questo trend di crescita, potrebbe consentire alla propria squadra non solo di ambire ad un podio, ma anche (perché no?) di dare del filo da torcere alla Germania per la medaglia d'oro.
Federico Militello