La nazionale italiana di softball è tornata ai livelli che le competono. La medaglia d'argento conquistata agli Europei del Friuli Venezia Giulia costituisce un deciso passo in avanti rispetto all'edizione di Valencia 2009, ovvero la peggiore di sempre con un mesto e bruciante sesto posto. Dopo aver toccato il fondo, la nazionale del ct Marina Centrone ha saputo rialzarsi ed in due anni ha velocemente colmato il gap che la separava dall'aristocrazia del Vecchio Continente. Rispetto al passato, la selezionatrice del Bel Paese ha deciso di non ricorrere in maniera eccessiva a giocatrici oriunde, limitandosi alla convocazione della sola Bianca Novelli, nata in Sud Africa da genitori bergamaschi. Per il resto lo zoccolo duro della nazionale è rappresentato da atlete giovani e dal radioso avvenire, sei delle quali hanno frequentato l'Accademia del softball di Tirrenia, progetto voluto e realizzato dalla Federazione per accrescere il numero di praticanti ed incrementarne il livello qualitativo. Si è rinnovata, dunque, l'eterna sfida con l'Olanda per il trono europeo: nelle passate 17 edizioni, infatti, si è verificato un duopolio incontrastato di queste due nazioni dell'albo d'oro, con 9 trionfi azzurri (di cui 8 consecutivi dal 1992 al 2007) ed 8 orange. Attualmente la rappresentativa dei Paesi Bassi appare un gradino superiore a quella tricolore, tuttavia il divario non è poi così elevato, come dimostra la sconfitta subita dall'Italia ai supplementari nel play-off. I risultati delle rassegne giovanili, con annuali vittorie da parte delle diverse selezioni tricolori, invitano poi a sperare in un eventuale sorpasso in vista degli Europei 2013. Intanto dal prossimo anno il softball italiano tornerà a confrontarsi con le corazzate di caratura planetaria: i Mondiali canadesi rappresenteranno un'altra importante tappa di passaggio all'interno di un processo di crescita che sta rapidamente riportando il tricolore ai quartieri nobili di questo sport.
Rendimento esaltante per l'Italia ai Campionati del Mondo juniores di canottaggio tenutisi ad Eton, in Gran Bretagna: 4 medaglie complessive (2 ori, 1 argento e 1 bronzo) e terzo posto finale nel medagliere alle spalle dell'inarrivabile Germania (6 ori, 2 argenti e 2 bronzi) e della Romania (2 ori, 1 argento e 2 bronzi). Alle spalle della selezione tricolore potenze del calibro di Stati Uniti, Nuova Zelanda, Francia, Canada e gli stessi padroni di casa d'Oltremanica, sintomo che la base del movimento remiero italico gode di una florida salute. Il Bel Paese, inoltre, ha agguantato una medaglia d'oro pesantissima nell'otto, risultato mai ottenuto in oltre 40 anni di tentativi infruttuosi. Il trionfo nella barca ammiraglia testimonia tutta la bontà del lavoro svolto dalla Federazione e dai tecnici in questi anni, che hanno ricominciato ad investire con serietà ed abnegazione sulle nuove leve. Nel settore femminile, inoltre, attenzione alle sorelle Giorgia e Serena Lo Bue, prime nel 2 senza e dotate di un potenziale che potrebbe proiettarle in futuro come le 'Abbagnale in rosa'. Continua ad essere sapiente, sotto questo punto di vista, il lavoro del ct olandese Josy Verdonkschot, il quale ha creato quasi dal nulla una struttura ed un'organizzazione tali da consentire al movimento femminile quella crescita attesa da diversi lustri e che con ogni probabilità culminerà con le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
E' solo questione di tempo: Gerhard Kerschbaumer diventerà un fuoriclasse assoluto della mountain bike. Dopo aver vinto tutto nella categoria juniores, il talento altoatesino si sta ripetendo al primo anno tra gli under23, avendo già messo in carniere la Coppa del Mondo e gli Europei di categoria. A soli 20 anni i margini di miglioramento sono elevatissimi e già alle Olimpiadi di Londra nel 2012 esistono concrete chances per ambire ad un piazzamento tra i top10. Il quadriennio successivo, poi, con ogni probabilità sarà quello della consacrazione. Non è escluso che in futuro l'astro nascente di Bressanone possa provare anche l'avventura su strada, come già fatto ad esempio dal recente vincitore del Tour de France Cadel Evans. Gli Europei di Dohnany (Slovacchia), trionfo di Kerschbaumer a parte, hanno riservato al Bel Paese un bronzo nel team-relay e qualche piazzamento al di sotto delle attese. Marco Aurelio Fontana è giunto settimo nella prova elite maschile, confermandosi out-sider di buon livello, mentre era lecito attendersi qualcosa in più da Eva Lechner, solo 13ma al traguardo: dopo la brillante annata 2010, l'erede di Paola Pezzo sta vivendo una stagione densa di difficoltà, tuttavia, per talento e caparbietà, rappresenta una sicura carta da giocare per l'Italia in occasione dei Giochi Olimpici di Londra 2012.
Federico Militello