Non sono ancora trascorse neanche due settimane dal taglio del rating sul debito italiano operato da Standard&Poor’s ma l’Italia sembra già di nuovo sotto l’occhio del mirino. Questa volta infatti il brutto colpo è stato inferto da Moody’s che ha declassato da Aa2 ad A2 il “voto” sull’Italia. Aggravando il giudizio (come se non fosse già abbastanza scoraggiante) con un outlook, ossia una prospettiva futura, un pronostico per i tempi che verranno, negativo. Le motivazioni di questa brutta valutazione sull’Italia? L’Italia, secondo Moody’s, mostra troppe incertezze nel raggiungere gli obiettivi di consolidamento di bilancio, presentando un’economica che è ancora caratterizzata da “deboleze strutturali” difficili da eliminare in fretta e che non solo impediscono all’Italia di crescere ma la rendono altresì vulnerabile agli shock finanziari. Difatti sebbene Moody’s reputi il rischio di default piuttosto remoto, ciò non toglie che l’Italia si stia mostrando sempre più esposta ad attacchi di questo tipo. Il downgrade va dunque letto in quest’ottica, tenendo conto della mole di rischi crescenti ma comunque considerando taluni aspetti positivi. Come la mancanza di squilibri significativi nell’economia. Il premier Silvio Berlusconi reagisce alla notizia del declassamento dell’Italia da parte di Moody’s esortando tutti a proseguire nel processo di crescita che considera già iniziato mentre Palazzo Chigi con una nota, si mostra non particolarmente stupito dall’accaduto, reputando “la scelta di Moody’s attesa” ma non rinunciando comunque a sottolineare il fatto che “il Governo sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico”.
Monia Papa
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