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Italia ed Europa da fare? Io speriamo che me la cavo

Creato il 09 maggio 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

pil europa

9 MAGGIO - Gli ultimi dati sull’inflazione, ancorchè negativi, che evidenziano, cioè, una tendenza alla decelerazione nel ritmo della crescita, fanno tirare un piccolo sospiro di sollievo. Se guardiamo infatti questo elemento come parte del bicchiere un po’ (non proprio mezzo perché non sembra il caso) pieno, una inflazione in aumento in uno scenario economico di per sé terrificante sarebbe stato un punto di conferma di un movimento di lenta subduzione del Paese verso la temutissima stagflazione. Si ha stagflazione anche in  presenza di shock esterni. Forse la Germania, visto l’imminente ciclo elettorale delle politiche alle potre, può finire di essere un “sollecitatore di shok esterni”. Ancora una volta ribadiamo il concetto piu’ volte espresso su Il Nazionale, dell’urgenza di una politica fiscale fortemente espansiva in favore di famiglie ed imprese. Dall’aumento di crescita che si concretizzerà attraverso la realizzazione del miglioramento delle aspettative di consumo e quindi, alla fine, della fiducia dei consumatori, una leva decisiva per il sostegno della crescita e , per questa via maestra, aumento del giro d’affari, iva , minor spesa di interessi per la riduzione degli spread sul debito sovrano, in prospettiva, miglioramento del merito creditizio del paese, una occasione, dopo 151 anni,  per  rinnovare il patto nazionale tra tutti noi. Serve però ammodernare il paese anche sulla leva delle riforme che minano la concorrenza. Basti pensare ai numerosi, e costosi, ostacoli nel passaggio da un gestore ad un altro nel settore dei servizi essenziali, luce, gas, acqua, telefonia, banche. Un capitalismo insomma, che funzioni, piu’ rispettoso dell’individuo e dei suoi diritti. Il nostro mercato nero è un modello di efficienza.  Il governo un modello di inefficienza. In certe occasioni un evasore è un patriota. Ci sono tasse immorali, come l’IMU, perché un appartamento di 80 metri, quando va bene, di due camere , un water, una mezza cucina non può essere definito un bene di lusso.  Frattanto un nuovo allarme sulla frenata del Pil Europa viene dalla Bce. Dall’indagine Survey of Professional Forecasters (Spf) pubblicata nel bollettino mensile diffuso dall’Eurotower emerge infatti che il prodotto interno lordo dovrebbe registrare un calo dello 0,4% nel 2013 per poi tornare a crescere dell’1% nel 2014. Rispetto all’indagine precedente le stime sono riviste al ribasso di 0,4 e 0,1 punti percentuali. “Questi fattori potrebbero ripercuotersi sul clima di fiducia e quindi ritardare la ripresa economica”, prosegue l’Istituto di Francoforte che tuttavia, aggiunge, “la riduzione dei tassi di interesse dovrebbe contribuire a sostenere le prospettive di ripresa nel prosieguo dell’anno” e “la politica monetaria resterà accomodante fino a quando necessario”.  Confermate invece le previsioni per il 2015, quando le stime prevedono una crescita del +1,6%, che arriva a +1,8% nel 2017. Stando analisti della Banca Centrale Europea, il principale fattore all’origine delle revisioni al ribasso per il 2013 è la debolezza economica emersa nell’ultimo trimestre del 2012 e nella prima parte del 2013. Le correzioni al ribasso per il 2014 sono, in media, lievi e attribuibili principalmente a effetti di trascinamento prodotti dai valori inferiori previsti per il 2013. Scriveva Cavour che il formare l’Italia, fondere insieme gli elementi che la compongono, armonizzare il Nord con il Sud, presenta altrettanti difficoltà di una guerra contro l’Austria o una lotta con Roma.  Pensiamo ciò valga a maggior ragione per l’Europa. Milton Friedman, deceduto nel 2006 all’età di 94 anni, ha mostrato come e quanto la moneta conti in un sistema economico, ma ha anche asserito che le operazioni delle banche centrali e la leva della spesa pubblica sono armi pericolose se date in mano a irresponsabili o incompetenti. Il 2 maggio scorso, in Italia, la Corte dei Conti ha bocciato le misure de “governo tecnico” , da dl Sviluppo a legge Stabilità: troppo ottimista. La Relazione sulle coperture delle leggi di spesa nell’ultimo quadrimestre del 2012 critica gli ultimi provvedimenti dell’esecutivo Monti. Non funzionano neanche le norme di carattere fiscale che “risultano prive di clausole di salvaguardia per fronteggiare il minor gettito rispetto alle stime” . Rinvio a provvedimenti secondari; emendamenti privi di relazione tecnica; coperture non affidabili; uso improprio dei fondi di Tesoreria: la Cortedei Conti boccia i provvedimenti del governo Monti dell’ultimo quadrimestre 2012, legge di bilancio e legge di sviluppo incluse. Sulle coperture evidenzia l’”impiego in modo improprio di fondi tesoreria” e l’utilizzazione di proventi di giochi e accise dal gettito “non affidabile”. La legge di stabilità poi “non realizza la manovra”.

Nel particolare: il frequente rinvio a provvedimenti secondari di attuazione. Continue variazioni di leggi anche recenti, con riflessi sull’attendibilità delle stime circa gli effetti finanziari recati dalle norme. Approvazione di emendamenti privi della relazione tecnica o per i quali la relazione tecnica risulta essere stata vistata negativamente dal ministero dell’Economia. Utilizzazione a fini di copertura di cespiti, come i proventi dei giochi e le accise sugli idrocarburi, il cui gettito è calante e le cui stime appaiono per conseguenza non affidabili e l’impiego in modo improprio di fondi di tesoreria per coprire oneri di bilancio. Insomma, mancata competenza. A 51 anni, io speriamo che me la cavo.

 Carlo Rossi

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