Non ci sono dubbi, la decisione di Papa Francesco di proclamare un Giubileo straordinario è prodigiosa. In un momento così difficile per il mondo. In questi mesi, bisogna dirlo con forza, anteporre la misericordia al giudizio, come afferma il Pontefice, porta solo gioia. In questi giorni, soprattutto dopo i fatti di Parigi, se ne sono sentite di tutti i colori. Per lo più chiacchiere inutili, dai politici ai giornalisti, a tutti i commentatori improvvisati. E oggi, di blateratori a tempo perso è pieno il mondo. Tra giornalisti che cercano visibilità, politici che per una manciata di voti venderebbero la madre e i figli. E ancora, pseudo opinionisti dei tanti inutili blog e affini che, grazie al web, un 'innovazione straordinaria, ma troppo spesso usata a livello di bar dello sport, riempiono la terra di parole, che non servono a nulla. E in questo caos di idee e situazioni, il Papa venuto dai sobborghi di una terra lontana, senza sprecare le parole, ha pensato a un Giubileo della misericordia, ha pensato al perdono. E' una decisione perfetta, che sembra far scendere su ognuno di noi la mano buona e indulgente di Dio, attraverso l'apertura e il passaggio delle Porte Sante e, prima tra tutte, quella di una terra martoriata come il Centrafrica. Facciamo fatica a pensare di meritarci un Papa che sa predicare il perdono con parole che tutti capiscono, un Papa che va intorno al globo senza sicurezza e protezioni, incurante della paura che attanaglia un po' tutti e che così ci dà solo certezze. Lui antepone la misericordia al giudizio e ci insegna a vivere e a cosa vuol dire concedere il perdono. A presto. See you soon. A la prochaine mauropecchenino@tin.it