Italia: il Paese dove la contraccezione passa per il coito interrotto

Creato il 14 aprile 2012 da Yellowflate @yellowflate

In Italia si usano ancora i metodi contraccettivi tradizionali. Un paese particolare il nostro dove il coito interrotto viene praticato ancora tanto ed i preservativi non sono entrati a far parte delle buone prassi. Insomma le ultime statistiche dicono che l’Italia è il penultimo Paese d’Europa per la contraccezione. Strano.  E’ l’ Associazione ginecologi universitari italiani (Agui) durante il Congresso di Montecatini Terme, dove i massimi esperti italiani in ambito di Ginecologia e Ostetricia sono riuniti dal 12 aprile a dichiarare: “Questa situazione pone il nostro Paese in una posizione di forte ritardo rispetto agli altri a sviluppo demografico avanzato”,. “Noi esperti ci auguriamoche le donne comprendino maggiormente la necessita’ di affidarsi ai consigli del proprio ginecologico in modo da affrontare in modo sereno e consapevole le proprie scelte in materia di contraccezione”.
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Altro importante argomento di dibattito, la contraccezione nelle giovani: le adolescenti tendono a idealizzare o demonizzare i metodi contraccettivi e mal tollerano gli eventuali effetti collaterali, pretendendo una contraccezione sicura e priva di rischi. In un recente lavoro di Bitzer sulla ‘compliance’ delle adolescenti nei confronti dell’anello vaginale (Nuvaring), vengono messi in evidenza gli innegabili benefici collegati all’utilizzo del metodo in una popolazione particolarmente giovane, che si traduce in termini d’alto tasso di continuazione nell’uso.
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“Il counselling deve essere particolarmente preciso nell’ottica di illustrare che un metodo con minor effetti collaterali puo’ essere meno efficace e quindi comportare una gravidanza indesiderata. In particolare, dovrebbe essere spiegato che la contraccezione per via vaginale – ha illustrato Moscarini- il cui effetto e’ indipendente dall’assorbimento gastrointestinale e quindi non compromesso dall’eventuale comparsa di nausea, vomito o da interferenze con antibiotici, non espone alla diminuzione dell’efficacia contraccettiva della pillola classica in caso di dimenticanza di assunzione” .

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