Italia, impresa e giovani: cresce del 10,5% per gli under 35. Boom al sud

Creato il 25 maggio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Sono cresciute del 10,48% nel 2013, +71mila, le aziende guidate da under 35. E sono proprio le regioni con i tassi di disoccupazione più alti, Calabria, Campania e Sicilia, a vantare il primato dell’incidenza, il 15% in media, sul totale delle aziende presenti. Spetta al commercio, con il 35% del totale delle imprese under 35, il primato fra i settori economici.

(nicolazingaretti.it)

L’impresa piace ai giovani. Per vocazione o più spesso per necessità, causa crisi e carenza di posti di lavoro. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Adnkronos su dati Unioncamere. Il trend sembra chiaramente legato alla difficoltà di trovare un impiego dipendente, che spinge molti giovani a “mettersi in proprio”. I numeri, del resto, fotografano la portata del fenomeno. Risultano essere poco meno di 653mila le imprese guidate da under 35 a fine 2013, con oltre 130mila nuove iscrizioni e un’incidenza sul totale del sistema produttivo che sfiora l’11%. Indicativa è la classifica delle province, tutte al Sud, in cui le aziende guidate da giovani hanno un peso maggiore sul totale. Guidano Crotone (17,08%), Vibo Valentia (16,95%), Enna (16,71%), Reggio Calabria (16,43%), Caserta (16,28%), Catanzaro (15,71%) e Palermo (15,33%).

Guardando ai dati per regione, la conferma del boom del Mezzogiorno. In Calabria, Campania e Sicilia, infatti, la pattuglia dei giovani capitani d’impresa supera o sfiora il 15% del totale delle attività presenti sul territorio, in Puglia raggiunge il 13%, nel Molise e in Basilicata sfiora il 12%. Sul fronte opposto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove la componente giovanile costituisce circa l’8% del totale. Ma nel 2013, la voglia di fare impresa dei giovani è cresciuta di più in alcune delle regioni ad alto tasso di imprenditorialità (oltre 9mila quelle create in più nel 2013 in Lombardia, Lazio e Campania). Dinamica intensa anche in regioni più piccole, come il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, che nella graduatoria per tasso di crescita sono precedute solo dal Lazio (dove le imprese degli under 35 crescono addirittura del 14,45% nel 2013 rispetto al 2012) e, partendo da numeri molto contenuti, dalla Valle d’Aosta.

L’analisi per settore di appartenenza evidenzia che sono Commercio, Costruzioni e Attività di alloggio e ristorazione a concentrare, sempre a fine 2013, il maggior numero di attività gestite da giovani imprenditori. Ma, in termini di incidenza percentuale sul totale delle imprese, i capitani d’impresa under 35 raggiungono quasi il 15% delle imprese registrate negli altri servizi, settore al quale appartengono le attività di riparazione di beni personali e i Servizi per la persona. Oltre alla cospicua incidenza anche nel settore dell’alloggio e ristorazione, le imprese giovanili appaiono percentualmente più consistenti anche nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese e nelle attività finanziarie e assicurative. Sebbene il 73% delle imprese giovanili abbia la forma giuridica più semplice di ditta individuale, in sensibile crescita appaiono le più strutturate società di capitali: supera le 18mila unità il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel 2013 per questa forma giuridica, con un tasso di crescita pari quasi al 20%.

(adnkronos.it)


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