Ogni volta che la Cgia di Mestre rende noti dei dati economici, in particolare rielaborazioni fatte dal proprio ufficio studi, riescono sempre ad attirare l’interesse dei media che pubblicano questi risultati utilizzando titoli iperbolici.
Ed ecco così che troviamo titoli del genere “Allarme della Cgia”. Ebbene sembra banale dire che non sia corretto parlare di “allarme”, una parola che evoca un possibile malaugurato evento futuro da scongiurare, qui si parla del passato, di cose già accadute e delle quali, ahinoi, abbiamo già subito gli effetti nefasti.
Ed eccoci quindi che non dovrebbero risultare una sorpresa per nessuno i dati che oggi la Cgia di Mestre ci ha snocciolato riguardo alle tariffe dei principali servizi pubblici in Italia, in questi ultimi dieci anni.
Chi di noi, infatti, non si è accorto degli aumenti subiti dalle tariffe dell’acqua, o dei rifiuti, piuttosto che i pedaggi autostradali o quelli dei trasporti urbani?
Ed ancor di più, chi non si è accorto degli iperbolici aumenti subiti dalle assicurazioni dei mezzi di trasporto?
E se vi dicessi che c’è una tariffa che, invece, in quest’ultimo decennio è scesa di prezzo (una sola eh!) penso che nessuno di voi possa sbagliare nel dirmi che ci si riferisce ai servizi telefonici.
Quindi la sorpresa dov’è?
Le bollette le paghiamo regolarmente e tutti noi sappiamo che aumentano costantemente e coprono una parte sempre maggiore del reddito a nostra disposizione.
Però, eh sì, però quando si mettono nero su bianco certe cifre, certi aumenti percentuali, beh, non si riesce a restare indifferenti.
Negli ultimi dieci anni, dal 2003 al 2013:
Acqua +85,2% ; rifiuti +81,8% ; pedaggi autostradali +50,1% ; trasporti urbani +49,6% insomma aumenti spropositati se raffrontati con l’inflazione … +23,1%.
Ma poi che dire delle assicurazioni sui mezzi di trasporto … +197,1%?
E tante altre tariffe come i trasporti ferroviari, il gas ed i servizi postali tutte aumentate ben oltre l’inflazione.
Certo, ripeto, nessuna sorpresa, lo sapevamo già ed il nostro portafoglio se ne era accorto con molto anticipo rispetto alla Cgia di Mestre, però è mortificante, soprattutto perché tutto questo si va a sommare con una pressione fiscale soffocante ed opprimente.
Dai chiudiamo questo articolo con un sorriso, che forse ci aiuta ad andare avanti: servizi telefonici -15,9%.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro