La nebbia avvolge il paese e di conseguenza la visione delle cose risulta forzosamente non chiara. Oltretutto ci si lascia troppo facilmente prendere dalle passioni ed i giudizi ne risentono e mancano sempre della necessaria obiettività per cercare di capire cosa possa succedere. Per questo oggi voglio fare un post serio (se riesco) per esaminare la situazione paese, non dal mio punto di vista, parziale come ovvio, ma tentando di rimanere asetticamente legato ai fatti. Un tentativo velleitario di certo di tirare conclusioni per via logica e non di parte. Dunque partiamo dai fatti concreti. La crisi economica mondiale è ancora lontana dalla soluzione e i vari paesi cercano di proteggersi a seconda delle proprie situazioni interne. L'Italia non è messa bene essendo caricata di un debito pubblico pesante, un vero macigno che condiziona le scelte. Inoltre per cause storiche, di organizzazione, burocrazia e non ultima per una mancanza di spinta propulsiva interna, ha uno sviluppo potentemente frenato se paragonato ai suoi concorrenti europei più in salute e sta scivolando con costanza verso l'area dei PIGS.
La situazione politica è di estremo stallo, (molto simile a quella Belga per capirci) e impedisce di prendere decisioni forti e impopolari per modificare in maniera consistente questi assets economici, come imporrebbe una logica di raddrizzamento dei conti. La maggioranza è a tutti gli effetti debolissima e appare impossibile che possa mettere mano a provvedimenti utili e sopravvivere al tempo stesso. L'opposizione è frammentatissima e impossibilitata a causa delle sue opposte anime a esprimere un leader convincente o almeno di mettere sul tavolo proposte concrete per coagulare una maggioranza credibile. Infatti da oltre un anno il governo non riesce a portare a termine un provvedimento di una qualche efficacia reale, se si esclude una riformina universitaria dagli effetti omeopatici (attenzione, non dico che sia buona o cattiva, semplicemente ne valuto l'incidenza sulla vita reale). Gli unici dibattiti forti appaiono essere quelli attorno alle vicende personali del premier che oscurano tutto il resto. A questo stato di cose come risponde l'elettorato? Lo scenario si è molto complicato, mostrando bene come l'auspicato bipolarisno semplificativo sia medicina talmente indigesta per l'italiano da essere stata decisamente rigurgitata. La sinistra si è gonfiata di ogni scontento, aumentando se possibile le suddivisioni e la litigiosità interna ma, tra dipietristi, viola, verdi, rifondazionisti, grillini e vendoliani potrebbe arrivare quasi al 20 %.
Il centro sinistra continua a perdere pezzi dilaniato da diverse anime centrifughe e sta per varcare al ribasso la pericolosa soglia del 25%, il terzo polo, che non si capisce come potrebbe mantenersi unitario alla prova dei fatti con tre galli nel pollaio, staziona verso il 13/15. La Lega potenziata sul 12%, ma che nelle urne potrebbe anche crescere di più, non si sente sicura del proprio elettorato, infastidito sempre di più dalle grane dell'alleato e innervosito dall'impossibilità di portare a casa anche un minifederalismo formale da appuntarsi sulla giacca. Il centro destra infine, inglobando l'estrema, rimane attorno al 30%. E' interessante osservare come questa parte di elettori, non sia minimamente scalfita dagli scandali delle notti magiche, in parte non piccola perchè costituita da clientes e relativi beneficiari che perderebbero il loro introito in caso di cambio di timoniere, in parte perchè costituita da elettori che non voterebbero mai a centro-sinistra e non vedono alternative a destra concludendo, anche se queste cose sono vere, non mi interessa tanto io lo voto lo stesso. Quindi mi sembra evidente che questo scenario comporta un paio di anni di totale stallo, in una palude in cui il paese va alla deriva in balia della situazione internazionale, mentre le navi che ci precedono si allontanano sempre di più. Non credo che si possa gioire di una situazione simile. L'altro scenario prevede le elezioni. Ma come abbiamo detto le posizioni sono abbastanza chiare, come già esaminato, con due uniche soluzioni.
Dalle urne uscirebbe vincitore o un CLN che unisse tutti meno Lega e Berlusconi, salvo il giorno dopo della vittoria , frammentarsi in decine di spezzoni in lotta feroce tra di loro e impossibilitati a fare alcunché, altro che leggi impopolari, oppure nuova vittoria del Polo che anche se, grazie al Porcellum, avrebbe una maggioranza definita alla Camera, non l'avrebbe quasi certamente al Senato, facendoci ripiombare nella prigione paludosa senza passare dal via come ben sanno i giocatori di Monopoli. In questi casi, molto spesso nel passato sono partite derive autoritarie che hanno condotto a tragici finali di partita. Non riesco a intravedere altre possibilità logiche, date le premesse, a nemo che non accada qualche fatto del tutto imprevidibile a sparigliare le carte, auspicando che non venga in mente a qualcuno di provocarlo appositamente. La nebbia quindi, cala sempre più fitta e il numero degli incidenti è destinato ad aumentare. Mi piacerebbe molto sentire il vostro parere al riguardo, se fosse possibile (ma so che è difficile) come osservatori esterni, asettici, studiosi del problema. Che bello se non si riuscisse a capire dal vostro intervento a quale parte politica vanno le vostre simpatie.
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