L’Italia centra gli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto. Stando sii dati forniti dal dossier Clima 2014, a cura della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, la crisi avrebbe “aiutato” solo in parte a ridurre le emissioni di gas serra per il nostro Paese. La realtà come è stata presentata vede una riduzione da parte dell’Italia del 25% delle emissioni di gas serra tra il 2005 e il 2013, superando addirittura il target previsto nel 2020 in base all’accordo sul pacchetto clima dell’Unione Europea.
Con un livello di emissioni pari a 435 milioni di tonnellate di CO2 nel 2013, l’Italia ha tagliato di oltre il 16% le emissioni rispetto all’anno precedente. Di pari passo l’aumento dell’utilizzo di fonti rinnovabili, che ha toccato la soglia del 38% della produzione elettrica nazionale.
Ora l’Italia può puntare con serenità al traguardo del 2040, quando le emissioni dovranno essere ridotte del 40%. Ma sono molti, visto questo trend, ad insistere su un inasprimento del livello e un avvicinamento della soglia di equilibrio per le emissioni dei Paesi. Il fatto che molti paesi recentemente industrializzati stiano contribuendo in maniera cospicua all’aumento della CO2 nell’atmosfera vanifica in parte gli sforzi dei paesi industrializzati di “vecchia data” che hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto. Occorre quindi raggiungere al più presto un accordo anche con questi paesi e contemporaneamente elevare il limite dei prossimi obiettivi dei protocolli ambientali.