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Italia, rischio povertà sale al 24,5%. Si, ma 400 euro, non bastano nemmeno per la benzina del Suv.

Creato il 09 febbraio 2012 da Slasch16

Italia, rischio povertà sale al 24,5%. Si, ma  400 euro, non bastano nemmeno per la benzina del Suv.Forse quel 24,5% di poveri non si può permettere nemmeno il giornale così si risparmiano di leggere certe notizie, pensano che tutti siano nelle stesse condizioni, ma non è così e noi lo sappiamo bene.
Due notizie mi hanno colpito, la prima è nel titolo e l’altra è questa:
Dramma della povertà
400 euro di pensione
lei e lui morti suicida 
Io spero sempre nella rivoluzione, se parte dalla Grecia si può sperare che arrivi anche da noi.Parliamo di cose più serie, dove è in vacanza la Canalis o Belen, se la Pellegrini ha smesso il fidanzato invernale oppure no, senza contare il colpo di stato alle Maldive che mette a rischio le vacanze dei nostri vip, famosi o anonimi.
Intanto 400 euro non bastano nemmeno per la benzina del Suv, poi c’è la palestra, il parrucchiere, lo shopping in centro con l’abbonamento all’eco pass e non dimentichiamoci di portare i pargoli alla scuola privata.
Quella vicino a casa mia dalle 7,30 in poi ha un flusso di utilitarie, monovolumi, Suv, ed over 2000cc tedesche che arriva ad 800, 900 mila euro e parliamo solo di scuole elementari, poi c’è anche la scuola media.
I poveri sono bel oltre il 24,5% della statistica, avete idea di quanto costa una serata in pizzeria, ovviamente non quelle cinesi, la discoteca in Corso Como, la tiratina di coca, sempre se non ti vine lo schiribizzo di farti una delle ragazze che bazzicano Rai o Mediaset che sono a catalogo, parlo della minima eh, non mettiamoci in testa quelle che vanno ad Arcore, quelle sono come il Doc, Dop, Docg, Igp, insomma roba di marca superiore.
Ci sono giovanotti che, grazie alla gestione dei propri risparmi, viaggiano in Porche ma non dite che sono coperti dalla famiglia che ci restano male. Sono autonomi non bamboccioni o sfigati che si devono affidare alla pensione del nonno o dei genitori per studiare o sopravvivere, loro viaggiano in Porche perchè sono bravi nel gestire i risparmi, sono i poveri che non capiscono un cazzo, non sanno risparmiare e non li sanno gestire. Spendaccioni che bruciano i soldi al banco frigo del supermercato con le ali di pollo ed il latte in offerta, talmente avidi di denaro che ogni primo del mese alle 6,45 sono già in fila davanti alla posta per ritirare la pensione per poi andare comprare un pacco di pasta e si danno al vizio del gratta e vinci da due euro.
Fortunatamente abbiamo un welfare attento, almeno con i giovani che si impegnano, infatti li candida e li fa eleggere nel consiglio Regionale della Lombardia.
Non avranno la Porche ma, almeno, 16 mila euro se li portano a casa.
Quando capita, dal giornalaio, di cogliere qualche dialogo delle mamme che portano i figli alle private i discorsi sono sempre quelli, la prossima festa per i bambini, dove andare nel weekend, e quel pensiero fisso che li martella per tutto il periodo della scuola: questa estate torniamo ancora in Versilia o andiamo in Spagna?
No, le Maldive per quest’anno è meglio di no, la crociera nemmeno per via dei saluti alle isole. E se andassimo a Cuba?
Questi sono cazzi, oltre ai 1600 euro che hanno speso di stivali che fanno pure male ai piedi. Una buona % di mammine, appena scaricata la prole, sono già attaccate al cellulare, fanno le giovinette.
Se andassimo ad analizzare bene le statistiche, con i parametri giusti, vedremmo che i nuovi poveri sono molti di più del 24,5% che la propaganda del capitalismo finanziario e parassita ci racconta, prova tu a starci dentro con 400 euro di benzina al mese, senza considerare che il bambino, la bambina, vogliono l’ipad, l’iphone, l’ipod ultimo tipo come quello dei loro amici.
E queste si che sono spese, non la minestrina o la verdura.
Buona giornata. 



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