Italia - Scozia: più del Cucchiaio, il sorpasso

Creato il 16 marzo 2012 da Rightrugby
Senza voler gufare sulla già molto "legnosa" Italia -Scozia di domani (knock on wood si dice lassù toccar ferro), anzi al contrario proprio per  esorcizzare la questione "spostando il bersaglio"; insomma,  fischiettando mentre guardiamo in alto con nonchalance, facciamo notare come, in caso di vittoria italiana, gli Azzurri sopravanzerebbero la Scozia nel ranking mondiale. Attualmente siamo 12' con 73.33 punti Irb, mentre la Scozia è sopra di una posizione con 74,69. In caso di vittoria italiana anche con meno di 15 punti di scarto, l'Italia salirebbe a 74.17 punti mentre la Scozia scenderebbe a 73,85.
Insomma, stavolta l'Italia avrà la doppia opportunità di consegnare il Legnoso Cucchiaio all'avversaria, assieme all'ultimo posto tra le Europee "maggiori". Una occasione storica, un inopinato sorpasso riuscito solo una volta, ai tempi di Berbizier tra il Sei Nazioni e il Mondiale del 2007. Sarebbe una bella iniezione di fiducia al progetto di Jacques Brunel e un colpo molto probabilmente fatale per Andy Robinson.
Siccome sappiamo che lassù a queste cose ci fanno caso e le condividono con chi di dovere, ci pare importante evidenziarlo anche quaggiù da noi. Tanto sul piano dei fatti, avere rimpianti è la stessa cosa che soffrire di rimorsi, e viceversa.
Abbandonare l'ultimo posto europeo nel ranking è un traguardo molto concreto in termini di reputazione e rispetto, mentre il Wooden Spoon è pesante ma di fatto buono solo per gli sfottò tra tifosi. Riguardo a questo, giusto un anno fa polemizzammo con penna più importante della nostra; il tema allora era l'abbastanza stucchevole ma purtroppo di attualità per noi: "Il Cucchiaio di Legno spetta a chi arriva ultimo, o solo a chi le perda tutte?".
Le nostre idee al riguardo rimangono irrimediabilmente chiare, nonostante le autorevoli lezioni:  riteniamo che ai sedicenti "puristi" delle tradizioni anglosassoni del rugby sfugga un elemento invero molto anglosassone, cioè  che esse non siano scolpite sulle Tavole ma si evolvano nel tempo, come fa una qualsiasi Common Law: con gli usi e i costumi.
Ci venne detto  - ma lo sapevamo già -  che un tempo manco esisteva una classifica e il Torneo delle Nazioni era un insieme di sfide singole, vinto da chi le vinceva tutte; ergo "per simmetria" il Cucchiaio di Legno spetta solo a chi le perde tutte. Al limite valeva allora, ma già era poco convincente l'applicare una logica "tomista" a un contesto che più pragmatico non ce n'è. Di più, nel frattempo nel piccolo rugby d'antàn eran calati prima il determinismo "cartesiano" francese e poi il professionismo col marketing i media. La "common law", proprio in quanto NON codificata, s'è evoluta - è il suo bello. E il Legnoso Cucchiaio, in barba alle Accademie Filologiche va a chi arriva ultimo in classifica, visto che da un po' abbiamo anche le classifiche.
Tant'è, quest'anno il problema non si porrà,  il Legnoso Cucchiaio andrà a chi le abbia perdute tutte; a meno che non ci sia un pareggio domani, e la Scozia guarderebbe la nostra differenza tra punti fatti e subiti di meno 75, dall'alto del loro meno 45.
Aldilà dello Spoon buono per gli sfottò, stavolta prende il sopravvento il più concreto aspetto del ranking internazionale; non tanto per il ritorno all'undicesimo posto, tutto sommato il punto più basso toccato nella gestione Mallett, quanto per non esser più l'ultima tra le Nazioni Europee "importanti".
Allora sì, hai voglia di rispetto dovuto: dagli arbitri celtici in campionato, giusto per fare un esempio ...
P.S.: se perderemo invece, qualsiasi fosse il passivo, scenderemo tredicesimi cedendo il posto al Canada: non solo Australi ed Europee sopra di noi, anche questo sarebbe storico ...

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