La classifica analizza il livello di corruzione dei singoli Paesi utilizzando come riferimento il CPI e cioè il Corruption Perceptions Index; questo criterio non evidenzia solo i casi di corruzione in senso stretto, ma analizza tutte le questioni inerenti al malgoverno di un determinato Paese, analizza altresì il modo di governare degli enti locali.
Poste queste considerazioni sui criteri utilizzati per stabilire il livello di civiltà di una nazione (misurare la corruzione di un Paese significa sotto un profilo sociologico comprendere il livello, la qualità del vivere civile di quel Paese), rimango stupito dal posizionamento dell’Italia che penso non rifletta bene la situazione del Belpaese.
Per ottenere il premio di fanalino di coda di questa speciale classifica basterebbe considerare che la Campania ha nel settore sanitario un debito di nove miliardi di euro, ma questa è una soltanto delle tante “bombe sociali”che assediano l’Italia.