Italiani imbecilli ....al nord

Creato il 29 giugno 2012 da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Busto Arsizio ( VA )
Lettera di un cittadino di Busto Arsizio a L'inform@zione 
La mamma degli imbecilli è sempre incinta.
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"Io, mia moglie e due amici, tutti maturi sessantenni, stavamo riprovando le emozioni del 1982 e via via fino al 2006, un po’ timorosi perché le auto sfrecciavano incuranti dei semafori, peraltro quasi tutti lampeggianti, ma  insomma era una festa e anche noi esternavamo, sebbene un tantino defilati, sventolando il tricolore! Le macchine strombettavano e le persone sembravano godersi la festa in serenità.
Poi… ritornando verso casa, abbiamo imboccato una via centrale, stranamente poco frequentata di auto, ai lati della quale erano presenti decine e decine di giovani che, improvvisamente, hanno invaso la carreggiata costringendomi ad arrestare la marcia e, una volta accerchiata la mia auto, hanno tentato di sollevarla di lato cercando di ribaltarla, prendendo a manate, calci e pugni la carrozzeria, salendo sul cofano motore, spaccando anche una bottiglia di vetro sul montante del parabrezza e, cosa più grave, assestando un pugno in faccia all’amico che avevo a lato, nel tentativo, riuscito, di prendersi il tricolore!
Costretto a ripartire con il rischio di investire qualcuno di questi “facinorosi” (così si usa oggi definire i “delinquentelli” da strada!) siamo riusciti ad uscire dall’accerchiamento e ad allontanarci riportando numerosi ed onerosi danni alla carrozzeria dell’auto e, purtroppo, per il mio amico seduto a fianco, anche una ecchimosi nella zona oculare che, nel momento in cui scrivo, è oggetto di analisi e valutazione medica.
Insomma, attimi di terrore. Se questa è la festa degli italiani, noi ci vergogniamo di esserlo! Se questa è l’immagine che l’Italia offre, la crisi da superare è quella della mancanza di valori morali, di civiltà rispetto e questo è assai più grave della crisi finanziaria ed economica in cui il paese giace poiché, senza regole e rispetto, non ci può essere serena e civile convivenza sociale, con tutto quel che ne consegue. E se qualcuno pensa che si tratti di un episodio isolato, legga le cronache quotidiane.
Ultima considerazione: le forze dell’ordine, a detta loro in numero insufficiente, erano presenti ma impossibilitate a presidiare tutto il centro cittadino; sarebbe bastato, comunque, un vigile che impedisse l’accesso alle vie più a rischio (come succede per le manifestazioni serali estive) ma, evidentemente, anche questo è chiedere troppo!
Scusate lo sfogo ma oggi, in particolare, mi risulta difficile sentirmi, come il Presidente della Repubblica, orgogliosamente italiano, eppure lo avrei anzi lo avremmo desiderato tanto!”.