Italiani sempre più risparmiatori

Da Mrinvest

Gli italiani? Sono sempre più risparmiatori. Per colpa, o merito, della crisi. Ad affermarlo è il Consumer end day 2015, il “calendario della spesa” che è stato recentemente elaborato dal Centro studi Sintesi per Il Sole 24 Ore, che prova dunque a fotografare le modalità con cui vengono impiegati gli stipendi dei contribuenti italiani e delle relative famiglie, suddividendo i principali voci di assorbimento (imposte, consumi, risparmio).

Come ricordava lo stesso quotidiano lo scorso 28 dicembre, la simulazione è stata effettuata sulle due tipologie di nuclei familiari, e prevede che entrambi i coniugi abbiano mantenuto i rispettivi posti di lavoro e siano ciascuno percettore di un reddito leggermente al di sopra dei 26mila euro annui, soglia oltre la quale non è previsto il bonus degli 80 euro.

Ebbene, afferma il Centro Studi, dai dati del Consumer end day 2015 a colpire subito, ovviamente, è “la rilevante flessione della spesa per consumi delle famiglie. La quota di reddito familiare lordo, espressa in giorni, destinata alle spese diminuisce di circa un mese per entrambe le famiglie considerate: per la coppia con un figlio si passa da 247 giorni nel 2008 a 218 giorni nel 2015 e per la coppia con un due figli da 248 a 226″.

Il trend è confermato dai dati Istat della spesa in termini nominali (-6% tra 2008 e 2014, sulla base della nuova serie storica) e dal gettito Iva. “Il numero di giorni spesi per il pagamento di questa imposta si riduce da 26 a 23 per la coppia con un figlio e da 27 a 24 per la coppia con due figli, anche se iniziano a profilarsi dei segnali di ripresa. Nonostante l’aliquota ordinaria sia aumentata due volte (settembre 2011 e ottobre 2013), passando dal 20% al 22%, il gettito Iva tra il 2008 e il 2015 è diminuito del 2,2 per cento” – aggiunge il comunicato.

La dinamica è invece opposta per imposte e contributi. Per il loro pagamento, per la coppia con un figlio passa dai 102 giorni nel 2008 ai 108 giorni nel 2015, mentre per la coppia con due figli aumenta da 99 a 106 giorni.  In ultima istanza, la quota di reddito non speso (in rapporto al reddito lordo), che sale dal 4,4% al 10,7% per la coppia con un figlio e dal 5,1% al 9,2% per quella con due figli.

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