A lanciare l’allarme l’associazione contribuenti che nei giorni scorsi ha fornito alcuni dati del 2011. Le zone del mezzogiorno sono le più in difficoltà ad essere maggiormente colpiti dal fenomeno le famiglie e le piccole imprese. L’indebitamento a Dicembre del 2011 ha avuto un’impennata del 217,4 % che rapportato al 2010 ha visto una falce del 148,2% in più. Il rischio usura interessa potenzialmente 2.960.000 famiglie e 2.420.000 piccoli imprenditori le media di debito si attesta in circa 42.500 euro procapite. Guardando il panorama regionale al primo posto troviamo la Campania seguita nella speciale graduatoria da, Liguria, Valle d'Aosta, Toscana, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Puglia, Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Lazio, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Basilicata, Marche e Molise. Tra le cause del problema usura,l’aumento delle tasse al consumo,l’aggressione al patrimonio familiare da parte delle esattorie,il proliferazione del pagamento delle tasse a rate,l’impossibilità per le piccole imprese ad accedere al credito bancario,la crescita del gioco d’azzardo legalizzato,il grande sviluppo delle carte revolving che hanno tassi del 28,62%. Tra le proposte che l’associazione contribuenti italiani ha lanciato quella di sospendere la riscossione delle imposte a tutti coloro che vengono assistiti dalle associazioni antiusura,bloccare il gioco d’azzardo nei centri storici e riformare con urgenza il fisco dando maggiori poteri direttamente al Ministero dell'Economia e delle Finanze che deve mettere al centro della sua azione il criterio dell’equità e della imparzialità mettendo in secondo piano la logica del profitto. Le tasse devono essere pagate da tutti non ci sono sconti per nessuno.
Di Maurizio Cirignotta----------------------------- Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete. Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.