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Un Paese, l'Italia, in cui le regole - le tasse, il codice della strada, le Istituzioni, ecc.- vengono ancora considerate come "consigli" non come prescrizioni, obblighi, da osservare per il buon andamento della vita democratica...
Un Paese, l'Italia, in cui molti bambini sono costretti a portarsi la carta igienica a scuola...
Un Paese, l'Italia, che non crede nella ricerca... Un Paese, l'Italia, in cui il vero ammortizzatore sociale è la famiglia di origine, che "mette una pezza" a tante difficoltà, che aiuta le donne che decidono di avere figli perché in mancanza di essa decidere di procreare assume le sembianza di una impresa titanica e/o azzardata. Un Paese, l'Italia, dominato dalla criminalità organizzata e/o dal connubio criminalità-politica...
Un Paese, l'Italia, dove diventa sempre più difficile vivere, e il film mi ha fatto riflettere molto ma non ha sciolto i miei dubbi, le mie perplessità...
Che tu sia povero o ricco la vita è una sola, vale davvero la pena spenderla per cambiare le cose? Possiamo davvero considerare vile chi decide di cercare altrove opportunità e una felicità che l'Italia non può dare? All'interno del film sono incisive le parole di Camilleri, che sostiene che le difficoltà che incontriamo ci impongono di restare e combattere, ci impongono di restare per non lasciare - andando via - il nostro posto proprio a quello da cui scappiamo...
È vero "La vita è troppo breve per non essere italiani"...ma è una sola per tutti...
nanni