Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Potrebbe bastare soltanto questo nome altisonante per far smascellare dagli sbadigli la maggior parte della gente. Il Risorgimento è un periodo storico affascinante, ma talmente denso di fatti e personaggi, che spesso non ci si raccapezza tra i vari moti insurrezionali e i numerosi patrioti.
Così, uomini e donne di ogni generazione possono essere intimoriti dall’enorme museo che raccoglie le memorie patrie – oltre 2.500 oggetti! -, allestito dal 1939 nel Palazzo Carignano di Torino (ma nato già nel 1878, in seguito alla morte del I re d’Italia Vittorio Emanuele II).
Eppure bisogna visitarlo: è il museo che racconta la travagliata storia dell’unificazione del nostro paese e in più l’edificio che lo ospita (progettato da Guarino Guarini, “il nemico della linea retta”, nella parte seicentesca e da Domenico Ferri e Giuseppe Bollati in quella ottocentesca) è una delle meraviglie di Torino. Ma soprattutto al suo interno si trova (oltre a opere d’arte e documenti convenzionali) una miriade di oggetti riguardante il costume e la vita quotidiana del XIX secolo.
Sono queste le cose che accendono la curiosità e fanno sognare a occhi aperti: vestiti, fotografie, ventagli, armi, tazzine… e, dulcis in fundo, anche un sacco di tesori funerari! Tutto il mio pane! Per la vostra gioia cercherò di illustrarveli tutti a più riprese.
State connessi!!
Camera dei Deputati del Regno di Sardegna in Palazzo Carignano a Torino, 1852
Approfondimenti
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