Il periodo migliore per una visita nel Monferrato è tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, quando si sente intorno l'odore di vino, di tino e di vinaccia.; quando gli alberi sono dorati e rosseggianti e le prime nebbie salgono dal fondo di qualche vallata...E' quell' "Estate di San Martino" che qui non tradisce quasi mai le aspettative.
L'itinerario tracciato parte dalla capitale per raggiungere alcuni dei luoghi più belli che è indispensabile visitare.
Partenza da Casale Monferrato, che dal punto di vista turistico più generico offre una magnifica veduta sul Po, che in questo punto compie una sorta di balzo, e, con brevi rapide, sembra quasi un gigantesco torrente di montanga. Dal punto di vista artistico, la città è tutta da visitare. Con i suoi palazzi, chiese, case antiche. Primo fra tutti troviamo il Duomo che merita una visita soprattutto per i pochi resti autentici e per varie opere d'arte, come per un famoso Crocifisso, e per un raro mosaico del Medioevo, la chiesa di San Domenico, e per chi è appassionato di architettura, la serie di monumenti barocchi non è da dimenticare, tra questi troviamo la chiesa di "Santa Caterina", il palazzo Gozzani di Treville e la bella cupola di San Filippo.
Proseguiamo il nostro viaggio, la strada che possiamo seguire è nel primo tratto, la statale n°457 per Asti. Usciamo dalla città e ci troviamo a serpeggiare fra le colline, che in alcuni punti mostrano scarpate ed erosioni. Lasciamo a destra in alto San Giorgio Monferrato dominata da un grandissimo castello, eretto in epoche diverse e parzialmente visitabile; a sinistra, su un colle, Ozzano, con un altro castello e una chiesa antica.
Ancora a sinistra su un'altura più accentuata troviamo Treville, proseguiamo il nostro viaggio e saliamo a Moncalvo il paese celebre, in Piemonte, per il suo "Palio degli asini" detto anche "Palio ragliante", che si svolge in settembre, insieme ad altre sagre di natura gastronomico-enologica, mentre a ottobre si svolge la fiera del tartufo. Anche l'aggraziato panorama sul mare dei colli monferrini deve attirare la nostra attenzione e la possibilità di assistere nei giorni festivi o semifestivi a una tradizionale gara di pallone elastico, sport
popolarissimo in Piemonte.
Da Moncalvo retrocediamo brevissimamente per la statale e prendiamo a sinistra per salire a Ponzano, con un altro castello e al Santuario di Crea: uno fra i maggiori e più caratteristici monumenti del Piemonte. Il complesso delle costruzioni religiose consta di due parti essenziali: la chiesa, e il Sacro Monte. I "Sari Monti, sono una caratteristica schiettamente Piemontese, e val la pena di visitarli. Si tratta praticamente di un'intera collina trasformata nello sfondo di una gigantesca "Sacra Rappresentazione": le scene della Passione di Cristo sono rievocate in numerose cappelle sparse fra gli alberi, per mezzo di vivaci e grandiose rappresentazioni plastiche e pittoriche.
Dopo la visita al Santuario scendiamo e proseguendo lungo la strada troviamo la Val Cerrina, un solco incassato fra pendici boschive coronate da numerosi piccoli paesi e da qualche castello. Altre deviazioni portano ad altrettanti simpatici paesetti uno dei quali val la pena di visitare, si tratta di Villadeati. Piccolo centro dominato da un singolare castello.
La prossima tappa,sarà Murisengo, un paese rinomato in Piemonte per essere meta di gite e luogo dove trovare ottime trattorie. Da Murisengo discendiamo di nuovo alla Val Cerrina; deviando per Corteranzo, dove possiamo ammirare la cappella di San Luigi, un gioiello dell'architettura settecentesca ad opera dell'architetto Bernardino Antonio Vittone.
Il nostro viaggio non è ancora finito, una visita a Santa Fede di Cavagnolo ci farà ammirare una delle più belle chiese romaniche del Piemonte. Mentre, seguendo le indicazioni stradali, arriviamo a Brugnasco, un bel paese antico che val la pena di visitare.
Anche Verrua Savoia merita la nostra attenzione per il suo cupo castello, per i suoi prelibati asparagi e per i suoi panorami verso la piana del Po. Ma il nostro itinerario continua proseguendo nella Strada panoramica del Monferrato. Una delle più affascinanti e bellissime strade italiane, per il suo continuo serpeggiare fra i colli e i vigneti, e con viste verso la grande pianura del Po e le Alpi lontane. La prima tappa lungo questa strada è Gabiano, un paese arroccato su un colle dove è possibile visitare un incredibile e bellissimo castello.
A poca distanza troviamo Castavenna: l'unico paese moderno del Monferrato. Dopo il paese deviamo per raggiungere Brusaschetto, un angolo di pace e di serenità d'altri tempi. Ripresa la panoramica, arriviamo quasi subito a Camino: antica roccaforte dei Marchesi del Monferrato, ancora oggi contrassegnata dal più grandioso e interessante castello della zona oggi sede di un collegio religioso.
Il nostro viaggio giunge al termine, una tappa a Pontestura, un veccchio nucleo raccolto su una terrazza fra due torrenti e il Po, un bellissimo esempio di borgo rustico del XV-XVII secolo. Nel mezzo campeggia la chiesa romano-gotica, con una ricca facciata in cotto e con un pregevole fonte battesimale.
Traversato il torrente Stura, saliamo fra le vaste erosioni delle cave di materiale cementizio a Coniolo, da qui in avanti il tratto di strada è forse il più bello, panoramicamente, del nostro viaggio. Sulla sinistra il Po, sulla destra catene di colline, davanti Casale con le sue torri, le cupole, i campanili. Discendendo il quadro si restringe, poi si chiude nella periferia industriale della città, prima che il nostro itinerario sbocchi e si concluda proprio di fronte al tozzo castello di Casale Monferrato.