Analizziamo la questione riguardante il caso Curtois alla luce dei regolamenti internazionali ed in particolare UEFA E FIFA
FATTO
Sta suscitando non poche polemiche quanto è emerso dagli organi di stampa sulla presenza di una clausola all'interno del contratto di prestito del calciatore Thibaut Curtois, tra il Chelsea e l’Atletico Madrid. All’interno del quale vi sarebbe inserita una clausola che vieterebbe la partecipazione del portiere alle sfide contro il Chelsea ed inoltre è stata apposta una penale di tre milioni di euro.
DIRITTO
L'ordinamento sportivo internazionale, in particolare i regolamenti Uefa che disciplinano la Champions League vietano l'influenza di terzi per i comportamenti che accadono all'interno del terreno di gioco.
Questo dato viene rafforzato dalla dell’UEFA ha affermato: “L'integrità delle competizioni sportive è un principio fondamentale per la UEFA. I regolamenti della UEFA Champions League e i regolamenti disciplinari UEFA contengono articoli chiari che proibiscono rigorosamente ai club di esercitare (o tentare di esercitare) un'influenza di qualsiasi tipo sui giocatori da schierare (non schierare) in una partita. Pertanto, qualsiasi clausola dei contratti privati tra i club che potrebbe esercitare un’influenza del suddetto tipo deve essere considerata nulla e non applicabile ai fini UEFA. Inoltre, qualsiasi tentativo di applicare le suddette clausole costituisce una chiara violazione dei regolamenti della UEFA Champions League e dei regolamenti disciplinari UEFA e deve essere sanzionata di conseguenza.”
Inoltre il regolamento status e trasferimenti dei calciatori FIFA dispone all’art. 18 bis che all'interno dei contratti sono nulle le clausole che influenzano le scelte delle società o che limitano l'utilizzo dei calciatori. In particolare sono vietati "clausole inserite nei contratti che permettano a qualsiasi altra parte o a terzi di interferire con i rapporti di lavoro e di trasferimento, con le scelte politiche, o con l’attività della propria squadra".
Da questo quadro generale appare evidente l’inefficacia di clausole restrittive di scelte tecniche. Presenti anche nell’ordinamento della FIGC e più precisamente all’interno delle NOIF.
[Fonte: Iusport.it]