Iva Bittová - Ne Nehledej [1994]

Da Drnick @defeatedsounds
La mattina presto gli piaceva tastare con i piedi l'erba di casa sua, soprattutto se la notte prima aveva fatto freddo. Sentire il piede affondare di qualche centimetro in quel verde così puro e fresco, sentire la rugiada e la brina rompersi sotto il suo peso, lasciarsi accarezzare dalla natura, era per il vecchio Grant una specie di rito.Mentre si preparava la pipa, spingendo il suo tabacco umido e profumato nel fornello, seguiva con gli occhi il profilo delle montagne ad est, per poi arrivare ai grandi prati più in là, a ovest. Quegli stessi prati che hanno accolto lui e il suo gregge per anni, col sole e con la pioggia, col vento e col freddo.Mentre pensava alle sue pecore, contando quanti giorni ancora le avrebbe potute tenere, Tobia gli si avvicinò ai piedi, leccandogli le caviglie scoperte. Che cane, nato dalla terra, quello era il suo posto. Riconosceva qualsiasi sentiero, qualsiasi odore, qualsiasi rumore.Vieni Tobia, rientriamo. Questo paesaggio ci ha accompagnato per troppi anni, ma il mondo cambia vecchio mio. Ie e te siamo solo due pastori sperduti, non possiamo niente contro il mondo. Tra un mese sotto le tue zampe passerà una strada. Grande, Tobia, mi dicono. Accorcerà le distanze, dicono. E noi siamo solo due pastori e non possiamo niente contro il cemento. I paesaggi cambiano.Vieni Tobia, rientriamo, mi sento stanco.
Tracklist:
  1. Ne Nehledej
  2. Studenec
  3. Blázen
  4. Dos Kelbl
  5. Paraskeva
  6. Kapitulni Sin
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