Ivrea, al via il processo per le morti d’amianto alla Olivetti

Creato il 11 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Riparte oggi ad Ivrea il processo che vede imputati 17 ex dirigenti di Olivetti ritenuti responsabili per la morte di 14 dipendenti, causata da amianto.

L’auditorium del Liceo Gramsci è stato scelto dal Tribunale di Ivrea come sede delle udienze che scandiranno, al ritmo di una a settimana, i prossimi mesi del processo apertosi oggi e che vede alla sbarra 17 imputati tra ex dirigenti e manager di Olivetti, in carica tra gli anni ’70 e il 2000. L’accusa, affidata ad un documento di ben 36mila pagine sarebbe di omicidio colposo in concorso e lesioni colpose in concorso, per una vicenda legata all’impiego di amianto e la conseguente morte di almeno 14 dipendenti. Tra le persone coinvolte in qualità di imputati spiccano nomi eccellenti come quelli di Carlo e Franco De Benedetti, quello dell’ex ministro Corrado Passera e quello dell’attuale presidente di Piaggio, Roberto Colaninno.

Uffici Olivetti ad Ivrea. Photo credit: recrotka via Foter.com / CC BY

Il lavoro monumentale degli inquirenti del Tribunale di Ivrea, il secondo del Piemonte per grandezza, ha riguardato verifiche incrociate sull’Archivio Storico Olivetti, gli organigrammi societari, le testimonianze di decine di addetti della fabbrica eporediese e dei loro famigliari. Un lavoro svolto, tra gli altri, dall’avvocato Giancarlo Guarini, dal sostituto procuratore Lorenzo Boscagli (da maggio pm a Prato) e dall’attuale pm rappresentante l’accusa, Laura Longo. Dal documento emergerebbe un’accusa così riassumibile in estrema sintesi: «L’Olivetti sapeva dei rischi ai quali ha sottoposto, per anni, i lavoratori e ha agito con grave ritardo per porvi rimedio». «Anche alla Olivetti si poteva morire d’amianto» ha commentato Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom Cgil, sindacato costituitosi parte civile nel processo insieme ad alcune associazioni del territorio di Ivrea, AFEVA (Associazione Famigliari e Vittime Amianto), Città Metropolitana, il Comune di Ivrea, la Comunità Collinare, i sindacati e, ovviamente, i famigliari delle 14 vittime accertate.

Pubblica accusa e difesa saranno chiamati a confrontarsi su questa mole di documenti nei prossimi mesi di fronte al Giudice e Presidente della sezione penale Elena Stoppini, per gettare luce e fare chiarezza su un dramma che sconvolge Ivrea. Rimane, infatti, la delusione nello scoprire una tale irresponsabilità (ancora da appurare) proprio nella fabbrica a misura d’uomo di Adriano Olivetti, capace di «mettere al centro del proprio interesse l’uomo in tutte le sue esplicazioni, lavorative ed extralavorative».

di Andrea SEVERINA

Tags:afeva,amianto,eporediese,ivrea,olivetti

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