“iZombie”: Rob Thomas su Liv vs. Veronica Mars, il mistero della prima stagione e non solo

Creato il 17 marzo 2015 da Linda93

Stasera debutta una nuova serie televisiva di cui già da mesi parliamo; “iZombie”, dallo stesso creatore di Veronica Mars, Rob Thomas che tratta la storia di una ragazza che dopo un incidente diventa una zombi (se volete qualche dettaglio in più consultate il nostro precedente articolo).

I paragoni con l’eroina di Neptune non sono mai mancati, ma oltre all’essere entrambe bionde, poi non hanno tante cose in comune, ad esempio, Liv Moore a differenza di Veronica rispetta la legge (aiutando a risolvere omicidi) ergo, forse lei e Mars non sarebbero state migliori amiche, ma bando alle ciance ecco come Thomas descrive la novità CW che oltreoceano debutterà stasera…

TV Line | Quanto diversa è iZombie da Veronica Mars?
La visione del mondo di Liv è diversa, lei è più una persona naturalmente ottimista. Quando ho parlato con gli scrittori di Veronica Marc circa Veronica, ho detto “scrivete di lei come di un’istrice”. Tante cose le erano successe, era cinica, stanca del mondo, una persona che vede il bicchiere mezzo vuoto, speranzosamente in modo delizioso. Per Liv invece, la trasformazione in una zombi è il suo primo vero pugno nello stomaco che le riserva la vita, lei è una persona sensibile, meno aggressiva rispetto a Veronica. Mentre io e [la produttrice esecutiva] Diane Ruggiero troviamo la commedia negli stessi luoghi, così come il suono del dialogo di iZombie può esser ricollegato a Veronica Mars, non ho mai pensato ad una vicinanza tra le due protagoniste.

TV Line | Lei risolve dei crimini, un po’ come faceva anche Veronica, che genere di consigli ha fornito a Liv?
[Ride] Questo è interessante, perché il vantaggio di essere un’investigatrice privata ha fatto in modo che Veronica non dovesse seguire le regole. Mentre lavorando per il Dipartimenti di polizia di Seattle, Liv invece è costretta a seguirle. [Con] Veronica Mars, la cosa interessante consisteva [nell’essere lei] una giovane detective, poichè volevamo che fosse noir, quindi abbiamo fatto attenzione agli indizi, trovare soluzioni geniali per farle risolvere i casi. In iZombie tale aspetto non c’è. “Zombie” è il disegno per la serie e più possiamo esplorare la mitologia degli zombi – allontanandoci dall’apocalisse di zombi e mangiatori di cervelli – sta per essere l’obiettivo di questo show, per non menzionare, le visioni di Liz in grado di spostarci dal punto A al punto B del caso. Così, per gli appassionato del lavoro investigativo, Veronica Mars è probabilmente lo spettacolo migliore. Con iZombie abbiamo uno spettacolo un po’ più di genere.

TV Line | Con i vampiri per esempio, le regole cambiano da Buffy, a True Blood a TVD. Quali sono le regole dello “zombismo” in questa serie?
Abbiamo una certa idee di quali sono queste regole, ma alcune di essere vengono scoperte nella serie, quindi sono un po’ restio a parlarne. La cose che abbiamo stabilito è questa: fino a quando le persone vengono graffiate continuano a mangiare cervelli, sì, diventano pallidi, i loro capelli diventano bianchi, ma sono in grado di funzionare. Potenzialmente possono passare per umani. Se smettono di mangiare, si trasformeranno nel classico zombi di Geroge Romero. Nel pilot, Liv dice “se non mi nutro, divento più cattiva e stupida”. È un’inclinazione piuttosto scivolosa. Nel terzo episodio vedremo cosa succede a qualcuno quando non mangia… Il cervello influenza tutti gli zombi fino a che non mangiano il cervello successivo. E Liv cercherà di capirlo nella prima stagione, “si trasmette sessualmente? Che succede se bacio qualcuno? Se graffio qualcuno?”. Ma per il momento ha un’idea piuttosto chiara che non dovrebbe andare a letto con il suo [ex fidanzato] Major. Non è disposta a rischiare.

TV Line | La serie oltre che avere un caso settimanale, svilupperà anche un mistero che per tutta la prima stagione?
Oh, c’è sicuramente una mitologia più grande. Il grosso è: “prevenire l’apocalisse di zombi”. Buona parte della trama della prima stagione consiste nel: “ci sono ragazzi che mancano dalle strade di Seattle, cosa sta succedendo loro? E, si può mettere fine a ciò?”.

TV Line | Che tipo è il personaggio di David Anders, Blaine?
L’ho chiamato Blaine dopo il personaggio di James Spader in Pretty In Pink. Abbiamo voluto un cattivo ragazzo dall’alta borghesia, le versione del ragazzo con il girocollo bullonato, poiché abbiamo ritenuto che sarebbe stato divertente scrivere di un personaggio del genere. Era un commerciante di medio livello, ma adesso che può trasformare le persone in zombie e vendere loro cervelli… Lui magari all’inizio non è bravo essendo il meschino uomo col totem, ma avrà una transizione molto dignitosa nel diventare il capo cervelli di Seattle.

TV Line | Ultima curiosità: ha assaporato il cervello dei zombi?
No. Non sono stato nemmeno tentato. Rose [Mclver] non l’ha venduto tanto bene.


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