J'ai laissè mon cœur à Paris: Day 2

Creato il 07 marzo 2011 da Ileniag @FashionFlakes

Una mattinata a Montmartre, la butte più bella a nord di Parigi in stile bohemien caratterizzata dalla Basilique du Sacrè Cœur, la così detta "torta alla panna" perchè inconfondibile per il suo colore e situata sul punto più alto della zona. Montmartre è sicuramente il quartiere che preferisco: vie strettissime tutte in salita, una lunga scalinata costeggiata da casette colorate poste in pendenza, piccoli sprazzi di verde qua e là, il famoso Cimitero e infine un'imponente chiesa. Dietro alla basilica centinaia di artisti seduti con la loro tela a ritrarre qualunque cosa, e in fondo alla scalinata una deliziosa giostra per permettere a chiunque di ritornare un enfant anche solo per cinque minuti. 




La mia visita continua e stavolta mi sposto nell' Ile de la Citè, dove a fare da padrona è la chiesa che ospitò Quasimodo e Esmeralda, è la Cathèdrale Notre Dame de Paris. Una costruzione imponente e spaventosa per la sua grandezza, e ancora di più al suo interno dove le vetrate interamente colorate creano dei giochi di luce magnifici. Dopo pranzo, decido di ritornare a dare l'ultimo saluto a questa città trascorrendo un pomeriggio frenetico su e giù per Rue de Rivoli e Rue du Faubourg Saint. Honorè. Tra mille negozi di ogni genere, c'è una traversa il cui nome attrae la mia attenzione. Alzo gli occhi e in quel cartello blu appeso sul muro c'è scritto "Rue Cambon": il primo numero che associo a questa via è il 31. E dopo qualche metro infatti eccolo lì. Vetrine luminose e due ingressi, uno al negozio e uno all'appartamento di Madame Gabrielle Bonheur Chanel. Mi ripeto che occasioni del genere capitano poche volte nella vita, e così incurante di come ero vestita in confronto alle commesse in tailleur blu e rossetto rosso, di quanti soldi avessi nel portafogli o della faccia stremata dalla stanchezza, entro. Una fragranza di rose e mughetto che inebria ogni angolo del negozio, e scaffali bianchi in cui sono posate borse da sogno, fermo una commessa e in un francese impreciso chiedo se l'appartamento è visitabile. Lei mi risponde che purtroppo non lo è, si può vedere solo la famosa scalinata di specchi. E credetemi, a quella conviene davvero dare un'occhiata ! Il mio breve viaggio si conclude così, ma ritornerò a Parigi per riassaporare tutto il suo fascino. Un'altra promessa a me stessa, che spero riuscirò a rispettare. Spero che questo breve racconto vi sia piaciuto, e come sempre se volete raccontarmi la vostra esperienza sarei felicissima. Riuscite a immaginare quale sarà la mia prossima meta ?Bisous Bisous :)

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