Lisbona è una città che vive di bellezza. Non c'è turismo che stravolga l'animo di questi luoghi, così adagiati nel tempo eppure così sorprendentemente mobili, mai identici a se stessi. Per quanto si pensi di conoscerli sapranno sempre stupire, ad ogni ritorno.
C'è infatti sempre un motivo per tornare a Lisbona. Può essere il richiamo dell'oceano, la voglia di bagnarsi in quella luce bianca e il blu che avvolgono tutto, o magari un odore che ti cattura per la strada e non te lo levi più di dosso, o il sentimento dell'altrove così presente, dell'Africa, dell'America -sembra quasi di toccare quelle coste solo perdendosi nelle profondità del fiume che sfocia nell' Atlantico...O ancora una prospettiva vista da un panorama o da una salita, un guizzo di colore in una via o un mosaico di azulejos dalle mille sfumature che ricopre i palazzi; oppure il sentimento di un fermento di persone che vogliono fare bene e meglio che anima i quartieri e li fa essere vivi, e li trasforma.
Può essere il cielo di un quadro pieno di jacarandás, alberi tropicali originari del Brasile che han trovato casa qui, anche loro, e la cui fioritura segna l'inizio dell'estate lisbonese.I loro fiori durano un mese, poi i rami tornano verdi e quasi dimentichi la bellezza nascosta delle loro gemme; in fondo questi alberi hanno attecchito bene in questa città perché le somigliano.
Guardo i jacarandás passeggiando nelle vie viola di fiori a terra e di rami in cielo e rivivo i giorni in cui ce ne andavamo così, senza meta, ormai nove anni fa, io e mrT, rapiti da angoli nascosti e colorati che rimasero a lungo sensazioni vividissime.
E poi quegli alberi dalle fronde rigogliose di cui ignoravamo il nome.
Mai avremmo immaginato che li avremmo ritrovati qui, anni dopo e ogni anno, puntuali coi ritmi della natura per celebrare ogni volta un mese speciale.