Jack Reacher infatti è un uomo che non ha voglia di reinserirsi nella società, vuole essere lasciato in pace, esplorare l'arte del vagabondaggio, non mettere radici, sentirsi libero. E rispetto al personaggio perseguitato, reclutato e reduce dal Vietnam di Sylvester Stallone ci riesce alla perfezione: Reacher al mondo è invisibile, ha una fedina penale impeccabile e non può essere scovato a meno che non sia lui a decidere di farsi vivo.
Christopher McQuerry tralascia allora il romanzo "Zona Pericolosa" - evidentemente per le enormi affinità della storia proprio con il primo Rambo - e si proietta senza indugi sul romanzo numero nove di Child, "La Prova Decisiva", dove il reduce di guerra fantasma viene chiamato a comparire per accusare definitivamente, oppure scagionare, un suo ex compagno incolpato di aver sparato senza movente a cinque vittime innocenti per puro piacere e insanità mentale.
A metà fra solido thriller e action scanzonato Tom Cruise e Christopher McQuerry danno luogo così ad un nuovo divertente e godibile franchise d'azione con protagonista un eroe meno muscoli e più cervello. Il romanzo di Lee Child probabilmente perde più di qualcosa nel suo passaggio al grande schermo e la sua creatura si erge lontanissima come non mai da quella che lui stesso aveva ideato, ma per noi spettatori vedere qualcuno che massacra di botte i cattivi rimane sempre una soddisfazione più che appagante, anche se magari questi cattivi sono meno intelligenti e troppo meno furbi se comparati al loro giustiziere.
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