Jacques Brel – Les bigotes (Le bigotte, testo italiano nella traduzione del poeta Bruno Lauzi)

Creato il 01 marzo 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Le bigotte

(testo tradotto da Bruno Lauzi)

Le vedi andare passin passin
sembrano tanti cagnolin
le bigotte le bigotte.
La confusione dentro è tanta
che confondono l’amore e l’acquasanta
le bigotte le bigotte.
Se fossi il diavolo per carità
io credo mi farei castrare.
Se fossi Dio sentendole pregare
la fede perderei chissà, per le bigotte.
Camminan sempre senza guardare
di contraltare in contraltare
le bigotte le bigotte.
E ci ci ci e cia cia cia
le orecchie iniziano a fischiar
son le bigotte le bigotte.
Vestite in nero come il curato
che è troppo buono con le creature
guardano in basso come se il Signore
dormisse sulle loro calzature
le bigotte le bigotte.
Sabato sera dove vai? Nelle balere
con gli operai, non con le bigotte le bigotte.
Non escon mai per la città
per via della verginità
le bigotte le bigotte le bigotte.
Escono solo durante il vespro
per lor le Messe non son mai troppe
fiere di avere così ben conservato
il diamante che hanno nelle chiappe
di bigotte.
Ma un giorno muoion pianin pianin
fuocherelìn nel polmoncìn le bigotte le bigotte.
Si incimiteran passìn passìn
nell’alba fredda di un bel mattin
le bigotte le bigotte.
E su nel cielo che non esiste
gli angeli inventano per lor le feste
con un paio di alucce rotte
le fan volare via via via via
perché le han rotte le bigotte.


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