“L’isola che non c’è”, come viene definita in questi giorni, non si riferisce ad una canzone di Edoardo Bennato, né alla favola di Peter Pan. È Jaja, l’ultima scoperta che giunge dalla Russia, un lembo di terra che si trova nel mare Artico di Laptev.
Ci troviamo vicino all’arcipelago delle isole di Novosibirski e la cosa è apparsa subito strana. I piloti hanno pensato che non poteva esistere un’isola che non fosse presente sulle mappe. Hanno comunque preso le coordinate e quindi hanno deciso di effettuare un secondo sorvolo per essere certi di avere visto bene.
Al secondo passaggio, con i loro Mi- 26, non hanno avuto più dubbi. Al Paese più grande ed inesplorato del mondo, si doveva aggiungere una nuova isola. Due sono le ipotesi volte a spiegare l’esistenza di Jaia. La meno probabile è che si sia formata
L’ipotesi più accreditata è che esistesse già, ricoperta e mimetizzata dal manto candido dell’Artico e che nessuno l’avesse vista. Un fazzoletto di terra di poche centinaia di metri. Il comandante della squadra che ha scoperto quest’isola sconosciuta, Aleksander Matveev, rivive la sua avventura:
“Ho dato il comando al nostro ufficiale di rotta di mettere un segno sul navigatore jps, cosa che ha fatto. Poi nel volo successivo abbiamo scoperto questo punto, l’abbiamo cercato volando lì vicino e non invano. L’isola è davvero lì”.
Alla nuova isola si voleva dare un caldo nome del sud, come Bounty, visto che la forma del lembo di terra, appena scoperto, ricorda
Con molta probabilità l’aumento delle temperature ha fatto sciogliere la calotta che nascondeva l’isola, rivelando al mondo la sua esistenza. Sono zone così fredde ed inospitali, che non credo il mondo si senta più ricco, anche se bisogna riconoscere l’importanza della scoperta.
Jaja, la nuova isola sorta dal nulla e di cui nessuno aveva mai sospettato l’esistenza. È proprio vero che al mondo non ci si annoia mai!
Written by Cristina Biolcati