Jane Austen. 200th Anniversary
SognandoLeggendo. Lo Speciale.
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Ritratto di Jane
Sei fratelli, una sorella (alla quale sarà, fino all’ultimo, particolarmente legata): Jane cresce in una famiglia numerosa, inserita in un ambiente vivace e culturalmente stimolante, sempre incoraggiata dal reverendo Austen a studiare e perfezionare la propria educazione (la collezione di libri che suo padre cura conta circa 500 volumi).
Jane trascorre i primi sedici anni nella canonica di Steventon e inizia a scrivere per gioco, allo scopo di intrattenere i familiari con le sue storie.
Nel 1783, le sorelle Austen vengono mandate a Oxford per approfondire la loro istruzione e in seguito a Southampton; dal 1785 al 1786 frequentano la Abbey School of Reading.
Proprio in questo periodo Jane si appassiona alla scrittura e tra il 1787 e il 1793 scrive i Juvenilia, tre raccolte, dai toni umoristici o gotici, di racconti, poesie, bozze di romanzi e parodie ispirati alla letteratura dell’epoca e scritti per divertire la ristretta cerchia di conoscenti (tutti i brani, infatti – fatta eccezione per Edgar ed Emma – sono dedicati ad amici e parenti).
Amore e amicizia, il più famoso tra gli Juvenilia, è una parodia in forma epistolare dei racconti romantici e delle forti emozioni in essi narrate; le protagoniste (Laura, Isabel e Marianne) descrivono nelle proprie lettere le rispettive vicende amorose, con toni eccessivi e dimenticando il decoro e il buon senso (tema che sarà ripreso da Jane pochi anni dopo col personaggio di Marianne Dashwood in Ragione e sentimento).
Pur conducendo un’esistenza così tranquilla e non avendo modo di viaggiare, Jane vede abbastanza della società provinciale borghese da trarne la base su cui costruire i suoi romanzi. È dotata di un brillante senso dell’umorismo e di un’insolita capacità di osservazione, oltre che di una spiccata fantasia, e le sue opere restano ancora oggi una delle rappresentazioni più fedeli della società britannica dell’epoca.
Forse l’esperienza limitata non le consente di descrivere a tutto campo la sfera della mondanità, ma l’ambientazione domestica dei suoi romanzi, l’atmosfera della provincia resa nella sua placidità e quotidianità, il quadro di una realtà dipinta in modo accurato e convincente non hanno eguali nella narrativa inglese degli ultimi duecento anni.
Tra il 1795 e il 1799 Jane inizia la stesura di quelli che diventeranno i suoi lavori più celebri: First Impressions, prima bozza di Orgoglio e pregiudizio, ed Elinor e Marianne che, in seguito a varie revisioni in cui il testo passerà dallo stile epistolare a una narrazione vera e propria, diverrà Ragione e sentimento. Nel 1795 Jane si dedica anche a un racconto epistolare dal titolo Lady Susan.
Colpito dalle doti letterarie della figlia, George Austen, nello stesso anno, contatta un editore per proporgli la pubblicazione di Prime impressioni, senza ottenere però alcun esito positivo.
Terminata la revisione di Ragione e sentimento, Jane inizia la stesura di un nuovo romanzo che la impegnerà per circa un anno, inizialmente intitolato Susan, poi diventato Catherine e infine L’abbazia di Northanger, satira del romanzo gotico molto in voga a quel tempo (venduto nel 1803 per 10 sterline da Henry Austen all’editore Benjamin Crosby, non verrà pubblicato finché gli Austen non ne riacquisteranno i diritti nel 1816).
Dopo l’arrivo a Chawton, Jane inizia finalmente a pubblicare, ottenendo un discreto successo: tramite il fratello Henry, l’editore Thomas Egerton acconsente nel 1811 a mandare in stampa Ragione e sentimento, la cui tiratura va esaurita già a metà del 1813. Lo stesso Egerton pubblica, nel gennaio del 1813, Orgoglio e pregiudizio, ultima revisione di Prime impressioni. Il romanzo viene accolto immediatamente molto bene e già nell’ottobre dello stesso anno se ne stampa una seconda edizione. Da qui in poi, le opere di Jane Austen riscuotono consensi e gettano le basi per il loro successo, anche se i romanzi vengono pubblicati in forma anonima, semplicemente con indicazioni quali “by a Lady” o “by the autor of Sense and Sensibility”. Nonostante in alcuni circoli aristocratici il nome dell’autrice sia noto, solo con la pubblicazione postuma de L’Abbazia di Northanger e Persuasione il fratello Henry rivelerà il nome dell’autrice al grande pubblico.
Nel 1812 Jane inizia la stesura di Mansfield Park, terminato e pubblicato nel 1814, di cui vengono vendute tutte le copie in soli sei mesi; nel 1815 Emma è dato alle stampe dal noto editore londinese John Murray; sarà l’ultimo romanzo di Jane pubblicato in vita. Persuasione, infatti, scritto nel 1815, verrà pubblicato postumo nel dicembre del 1817 insieme a L’abbazia di Northanger, ancora inedito.
Dal 1815, le opere della Austen vengono anche tradotte in Francia.
Nel 1816 Jane si ammala. Tra le varie ipotesi, la più accreditata è quella che abbia contratto il morbo di Addison, una malattia lenta e progressiva, a quel tempo incurabile. Nonostante ciò, non smette di scrivere e inizia la stesura di Sanditon, una satira sul progresso e sulle sue conseguenze, rimasto incompiuto a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Nel 1817, infatti, Jane si reca a Winchester per curarsi, accompagnata dalla sorella, ma qui muore il 18 luglio e viene sepolta nella cattedrale della cittadina.
Una vita breve, ma intensa dal punto di vista della produzione letteraria, che ci ha regalato personaggi indimenticabili e una visione pacata, ironica e pungente della provincia inglese che, dopo duecento anni, non ha perso la sua freschezza e il suo fascino, facendo di Jane Austen una delle autrici più amate di sempre.
Le puntate del nostro speciale su Jane Austen e le sue opere:
i link successivi alla puntata che avete appena visionato si attiveranno di giorno in giorno, mano a mano che gli articoli verranno pubblicati.
- #1 - Jane Austen. 200th Anniversary – Duecento e non sentirli…
- #2 – Ritratto di Jane. Biografia, note e approfondimenti sulla vita della scrittrice.
- #3 - Recensione di Ragione e Sentimento
- #4 - Jane Austen al cinema. Parte 1
- #5 - Recensione di Orgoglio e Pregiudizio
- #6 - Il Telefilm. Orgoglio e Pregiudizio (1995)
- #7 – Racconto “Betrayal and innocence” di Monica Serra
- #8 – Recensione di Mansfield Park
- #9 – Racconto “Steamfield Park” di Monica Serra
- #10 - Recensione di Emma
- #11 - Jane Austen al cinema. Parte 2
- #12 - Recensione di L’abbazia di Northanger
- #13 – Racconto “Northanger Abbey’s Secret” di Monica Serra
- #14 - Recensione di Persuasione
- #15 - Avvistamenti da Pemberly. Alcune opere moderne ispirate ai classici austiani.
- #16 – Recensione de Il Diario di Mr Darcy di Amanda Grunge
- #17 - Manga tratti dalle opere austiane
- #18 – …
Stay tuned!