La seducente Jane, che noi ultrasessantenni ricorderemo fino all’insorgere dell’Alzheimer… e forse anche oltre, per la sua interpretazione di “Je t’aime… moi non plus”, ha chiesto a Hermès di togliere il suo nome ad uno dei più esclusivi prodotti della Maison, la Birkin bag.
Le sono occorsi trent’anni per rendersi conto che non è carino scuoiare i poveri coccodrilli per ottenere la materia prima necessaria alla fabbricazione del costosissimo oggetto del desiderio femminile, che nella sua versione più prestigiosa può raggiungere il prezzo di 120.000 Euro. E non è solo questione di grana, se non hai un nome famoso e non sei in grado di ostentare un tale simbolo negli ambienti più esclusivi, la Birkin te la puoi scordare e non potrai mai far schiattare d’invidia le tue amiche alla messa della domenica o dal pizzicarolo.
Nel paradiso degli animali si festeggia la peccatrice pentita uccidendo la melanzana grassa.
Federico Bernardini
Illustrazioni tratte da Google immagini