Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
in questo mese dedicato ai festeggiamenti per il Bicentenario di Orgoglio e pregiudizio, non poteva mancare il romanzo delle indagini di Jane Austen che Stephanie Barron ha riservato proprio agli episodi ispiratori del capolavoro della scrittrice inglese. E dunque vi porterò con me in Derbyshire (solo col pensiero, ahinoi!), per svelare l'Arcano di Penfolds Hall e per inserire altri tasselli nella vita della nostra scrittrice preferita, nella ricostruzione un po' cruenta ma verosimile che la ex-agente della CIA Stephanie Barron compie grazie all'espediente dei diari perduti di Jane Austen di cui dice di essere solo Curatrice.
RECENSIONE DI LizzyGee Il ricordo di Georgiana
William George Spencer Cavendish (1790-1858)
ritratto da Thomas Lawrence (1811)
La Barron dipinge la famiglia dei duchi del Devonshire con grande abilità. A marzo 1806 si era spenta la compianta duchessa Georgiana e il duca William 'Canis' era a Chatsworth con la sua amante storica, Lady Elizabeth Foster, che sarebbe diventata la sua seconda moglie, e i figli Harriot e William George Spencer Cavendish, marchese di Hartington (questo è il titolo che spetta all'erede del Duca del Devonshire), sulla cui nascita ci furono sempre grandi dubbi. Molti sostenevano, infatti, che il marchese non fosse figlio di Georgiana, ma di Lady Foster, e il ragazzo, all'epoca sedicenne, soffriva per una crisi di identità dettata non soltanto dall'età adolescenziale.
Lady Harriet Cavendish (1785–1862)
in un dipinto di Thomas Barber (1810)
Harriot, d'altro canto, che in quell'estate raggiunse la maggiore età, cominciava a rivelare il suo carattere di donna forte e conquistatrice ― da brava figlia di cotanta madre ―, che mal cedeva il posto di padrona di casa all'amante del padre. A fare da chaperone alla nostra Jane a Chatsworth, conducendola ancora una volta nell'alta società è Sua Signoria Harold Trowbridge, quinto Duca di Wilborough, che spesso affianca Jane Austen nelle sue indagini.
Qualche parola va spesa sulla figura del cugino delle Austen, il Reverendo Edward Cooper, che la Barron ― e altri scrittori ― considerano il modello su cui la scrittrice creò il Mr Collins di Orgoglio e Pregiudizio. Come mai? In Jane e l'arcano di Penfolds Hall è un personaggio quantomai ridicolo, che a ogni minima difficoltà inizia a cantare a voce spiegata (e stonata) inni religiosi. In effetti il cugino di Jane Austen doveva essere un tipo tronfio e presuntuoso e questo non si deduce da ciò che scrive la Austen, ma dagli scritti dello stesso Cooper. Egli ci ha infatti lasciato ben due volumi di Sermoni, uno dei quali contiene dei Gospel. Non provo il minimo desiderio di leggere le sue perle, ma non dubito che la Barron lo abbia fatto, da scrupolosa agente della CIA, ricavandone un personaggio gretto e borioso.
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☞ Le indagini di Jane Austen #4 (e brevi recensioni delle prime tre)
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