Japan calls

Creato il 12 ottobre 2014 da Timetobe

…questa rubrica é nata in barca a vela, complice la bellezza della natura, il sole, le onde. La tranquillità di una mente che si rilassa seppure continua a lavorare e a elaborare… idee, colori, parole, proposte…

“Gianpy, ti andrebbe di scrivere, di raccontare il tuo mondo o il tuo lavoro?” La risposta arriva subito e prende forma dopo qualche mese, complice che siamo distanti e molto pieni dal nostro lavoro. Arriva per messaggio privato su un Facebook che si “mangia” la notifica e così passa altro tempo… Però é li. É qui, é sotto questa foto, la risposta di Gianpiero che sono orgogliosa e felice di avere ospite nella casa di TIMEtoBE.

IL GIAPPONE,
Antiche tradizioni che ispirano.
Giappone,
Anno 1850, a causa dell’isolamento nazionale la cultura di questo paese non è stata ancora contaminata dall’Occidente.

 La popolazione vive radicata alle sue tradizioni, la vita si svolge tranquillamente, senza preoccupazioni, sempre e quando la natura non si ribelli e li privi del loro raccolto o delle loro case. Rappresentano una fra le popolazioni più longeve, senza fra l’altro dover fare nulla di strano per ottenerlo, lavorano la terra, mangiano poco e soprattutto vegetali, legumi e cereali, rispettano i ritmi della natura e la natura stessa, e la cosa più importante, si rispettano fra di loro.

Mangiano quello che hanno e da ogni alimento provano a trarne il maggior profitto possibile, come nel caso della soia, dalla quale si ottengono numerosi derivati. I piatti non sono per niente elaborati e con pochissimi grassi, quasi esclusivamente di origine vegetale. Le cotture hanno tempi brevi per far si che l’alimento non perda le sue proprietà, la sua essenza.

Il fatto di mangiare con bastoncini marca un ritmo lento al rituale, dato che si possono ingerire piccoli bocconi per volta, favorendo la masticazione e la digestione. La presentazione è cosi importante che hanno perfino sviluppato una tecnica per tagliare i vegetali, il Mukimono. Detta tecnica nacque con fini religiosi, frutta e verdura erano intagliate in varie forme y le figure risultanti erano utilizzate come offerta. Nell’attualità è una tecnica comune utilizzata nella ristorazione con fini decorativi tanto in Oriente come in Occidente.

Tutti i loro atti in ogni momento del giorno si rifanno a rituali e cerimonie ancestrali, come la conosciuta tradizione del tè, un atto sociale di grande importanza per loro. Non è un caso se secoli più tardi i vari tipi di tè giapponesi come il Kukicha, il Matcha e il Sencha siano disponibili nella maggior parte dei negozi ecologici; al contrario, è la conseguenza di una cultura alimentare cosi ricca, sana e variata che si è potuta conservare e trasmettere durante millenni, attirando l’attenzione del resto del mondo fino ai giorni nostri.

Sulle loro tavole si può trovare principalmente:
Soia, riso e altri cereali e legumi, una gran varietà di vegetali, alghe, che mangiano quotidianamente in piccole dosi, un po’ di carne e pesce per i più fortunati. Radici che seccano da piante come il loto e la bardana. Alimenti fermentati, dai vegetali (pickles), ai derivati della soia come il miso, che oltre ad essere molto salutare è anche una grande fonte di sapore. Tofu, conosciuto come il formaggio degli orientali ma che a differenza di questo è privo di colesterolo e grassi saturi, cosi come il tempeh. Olio e salsa di soia, per dare più sapore agli alimenti.

Nonostante non mangino quasi carni ne altri alimenti ricchi in grassi saturi, i loro piatti sono succulenti e variati. E la cosa più importante, nonostante non conoscano il latte e ne i latticini come alimento, ignorano l’esistenza dell’osteoporosi come malattia. E’ fuor di dubbio che questo sia dovuto alle grandi quantità di calcio che assumono con alghe e il resto dei vegetali, trattandosi fra l’altro di alimenti alcalini, che non demineralizzano le ossa. Mangiano solo quando hanno fame e solo la quantità necessaria, alimenti di stagione e della loro terra che non siano stati manipolati (integrali, senza prodotti chimici, etc.), soprattutto nel caso dei prodotti animali. Per loro mangiare costituisce un rituale sacro che va effettuato con calma e serenità, danno molta importanza al fatto di masticare bene ogni boccone.

Oggigiorno, dovuto alla modernizzazione dell’agricoltura e alla disponibilità durante tutto l’anno di qualsiasi prodotto previamente processato, la nostra alimentazione si è allontanata sempre di più da una cucina tradizionale e naturale. E, dovuto al potere di persuasione che le pubblicità hanno sulla popolazione, quella infantile in particolare, la nostra assunzione giornaliera di calorie è aumentata in maniera considerevole.
Stiamo dimenticando alimenti basici per l’essere umano fin dai tempi remoti, come cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione, semi, frutta secca, funghi, alghe, bacche, radici e vari condimenti naturali.

La natura stessa ci indica in maniera indiretta cos’è meglio per la nostra specie; perchè abbiamo un intestino lungo simile a quello degli erbivori e non corto come quello dei carnivori? Quest’ultimo è necessario perchè le sostanze tossiche presenti nella carne non restino molto tempo all’interno, mentre un intestino lungo sarebbe più appropriato alla digestione della fibra alimentare. O perchè la nostra dentatura, a differenza dei carnivori, è composta soprattutto da molari e premolari, fatti per tritare alimenti come cereali, semi, legumi, frutta secca..? E solo quattro canini, utili per mordere la carne?

Se quello che vogliamo è vivere di più e in salute, sentirci e sembrare più giovani, avere più energia, perdere peso, abbassare i livelli di colesterolo, ridurre il rischio di contrarre malattie cardiovascolari o cancro, mantenere le ossa forti, dimenticarci di stitichezza e diarrea, evitare l’alzheimer, etc., questo e molto più lo possiamo imparare guardando alla tradizione di quei popoli cosi come a quella dei nostri antenati.

Naturalmente, l’alimentazione da sola non può garantire che un individuo stia in perfetto stato di salute; gli orientali affermano che la salute è come una sedia con tre gambe, le quali sono: Alimentazione, Esercizio e Felicità (o Relax). Se una gamba si rompe, la sedia cade. Se uno di questi tre pilastri viene meno, il delicato equilibrio del nostro organismo viene alterato causando tutta una serie di effetti secondari a catena che porteranno ad una malattia.

Mangiare bene, muoversi ed essere attivi, sorridere ed evitare lo stress. E’ ciò di cui il nostro organismo ha bisogno per funzionare bene e mantenersi sano.

​​​​​​​​ Gianpiero Papadía

p.s …grazie.


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