Quando si aspetta qualcosa con molta impazienza capita poi che in un secondo scivoli via, puf, finito.
Era una bella giornata calda, assolata, di quelle che Londra aspetta per riversarsi nelle strade ad assorbire ogni goccia di luce. Daga e io, lei in kimono e io vestita da ninja (sotto il costume da eisa dovevamo portare solo abiti neri), facciamo la fila per il nostro agognato okonomiyaki. Incontriamo gli altri membri di Sanshinkai prima di trovarci nel backstage, il piccolo Kaito come sempre ride e fa ciao con le manine, noi ragazze siamo un po’ nervose. C’è davvero tanta gente.
Indossiamo i costumi, ci facciamo un sacco di foto, le ultime prove e in un attimo siamo sul palco in Trafalgar Square davanti a diecimila persone o forse di più. A quel punto non c’è più spazio per l’agitazione, i piccoli errori non contano e l’importante è divertirsi e metterci tutta l’energia possibile. Chi l’avrebbe mai detto che nella vita mi sarei esibita davanti a migliaia di persone in una delle piazze più famose di Londra. Chissà quante altre sorprese mi aspettano da ora in poi?
Se per un paio di noi è stata la prima esibizione, per un altro paio è stata l’ultima. C’è chi parte per nuove avventure, e dopo quattro mesi a Londra devo già salutare i primi amici che se ne vanno. In questi momenti mi chiedo chi me lo fa fare, di avere questa vita fatta di tanti incontri ma altrettanti distacchi, però so bene che non potrei vivere in nessun altro modo.
Avrei voluto tornare sul palco subito dopo la nostra esibizione, ricominciare tutto da capo, battere ancora più forte sul tamburo. Voglio fare ancora tanto esercizio, migliorare, essere più sicura dei passi e dei movimenti.
Il giorno dopo il Japan Matsuri mi sono svegliata e mi sentivo un po’ vuota. Devo creare tante altre cose da aspettare con gioia.
English:
Things you had been looking forward to for a long time usually just happen and finish in a moment.
It is a warm and sunny day, one of those days when all Londoners pour out in the streets to imbibe the sun. Daga and I queue for a long craved okonomiyaki. She wears a kimono and I’m dressed like a ninja, kind of – all eisa dancers should wear black. We meet some other member of the group before heading to the backstage. Little Kaito is always smiling and waving his hands at everybody. We are a bit nervous, there are so many people.
We wear our costumes and take lots of pictures, rehearse one last time and get on the big stage in Trafalgar Square in front of ten thousands people. No more time to panic, small mistakes don’t matter, let’s just have fun and give our all. Who’d have thought someday I’d perform in front of thousands of people in one of London’s most famous spots? Are there many other surprises waiting for me out there?
In the past weeks we also had delicious Polish dinners, movie nights watching terrible romantic Japanese comedies, shouting at the main characters and screenplayer. One more karaoke night, my move to the new house. I like it, we’re seven people but everyone is busy with their lives and it never feels to crowded. I like the area, there are little foxes and colourful gardens flowering with pretty hydrangeas.
I would have loved to go back on stage right after our performance and start again, hit the drum even harder. I want to practice and get better, be more confident about moves and steps.
The day after Japan Matsuri I woke up feeling a bit empty. I need many more things to look forward to.