Con un sistema semplice e poco costoso come quello ideato da Jason d’Aquino, le opere d’arte locali, di artisti in cerca di affermazione, trovano una via di diffusione illimitata. Una minivetrina come un pacchetto fiammiferi o di cerini, o eventualmente di altri piccoli oggetti, darebbe uno slancio straordinario all’abbattimento dell’antico muro che sorge fra arte contemporanea, o comunque giovane, e grande pubblico. Al Comune quanto può costare un’idea del genere? Somme risibili, che non richiedono neanche la sponsorizzazione della Stogit spa e degli stoccaggi di gas dell’assessore teologo Luigi Amore.
Inoltre verrebbero chissà mai evitate quelle tremende mostre che il pubblico odia a morte ed evita con un senso di liberazione. Non c’è niente di peggio che rinchiudere l’arte in una scatola fatta di mattoni e di immobilizzarla, imprigionata, imbalsamata lì al suo posto, in ordine, incatenata, dove deve stare e quindi non stupisce se non alcuni privilegiati. Al contrario l’arte che circola come l’aria, che appare all’improvviso nella vita quotidiana, passando di mano in mano, spuntano dove non te l’aspetti stupisce, e Platone e Aristotele c’insegnano che lo stupore è la via verso la conoscenza. Dunque perché ammazzare le opere d’arte, perché, perché, perché crocifiggerle nei musei, nelle mostre, autentiche carceri ispirate da una cultura punitiva, di morte, perché non regalare a un’immagine artistica il sogno americano di incontrare il grande pubblico dei curiosi e dei sorpresi? Perché non accendere una buona volta quel fiammifero o cerino o altro piccolo contenitore?
Che ci racconta l’Huffpost americano?
Jason d’Aquino crea incredibili piccoli capolavori spesso su superfici casuali che raramente superano dimensioni di un pollice.
Pagine di antichi libri mastri, fogli di ricette antiche, vecchi modelli di ricette mediche…
Ma la collezione di capolavori su bustine di fiammiferi è particolarmente impattante. Nella sua ultima mostra estiva questo artista sentimentale scrive:” mi piacciono le bustine di fiammiferi perché è un souvenir nostalgico ed economico. Mi piace prendere questa superficie povera e trasformarla in una piccola ma piacevole opera d’arte. Questa collezione di miniature riproduce fedelmente le caratteristiche di alcune figure famose dalla pop art che sono raffigurante all’interno della copertina delle bustine”.
Le sorprendenti mini illustrazioni sono una versione in grafite che include da Monna Lisa a Marilyn Monroe.
Pacman
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Snake