Dal 3 luglio al 2 agosto al Castello di Murlo in provincia di Siena la prima edizione di Bluetrusco, l’unico grande festival dedicato agli Etruschi.
Un viaggio attraverso la cultura e la musica dedicato agli Etruschi di ieri e di oggi, nella convinzione che una civiltà non nasce dal nulla e non scompare improvvisamente. Non a caso ci sarà l’ambasciatore turco in Italia Aydin Adnan Sezgin, per ricordare l’origine dell’Anatolia di una popolazione che, presumibilmente, arrivò in Italia e si fuse con quella locale, per dare origine appunto alla civiltà etrusca. E ci saranno concerti pensando al blu, il colore del cielo che era abitato dagli dei, il colore del mistero e della notte, ma anche quello della nota “magica” del jazz e del blues. Tutto ciò in onore di un popolo che amava la musica, e che suonava note improvvisate. Non a caso Francesco Cocco Cantini, in concerto con il chitarrista Giulio Stracciati sabato 11 luglio alle 22, suonerà il suo sax ma presenterà anche il flauto etrusco, perfettamente funzionante, che ha ricostruito in collaborazione con alcuni archeologi. Tutto è storia e archeologia, ma tutto può essere attuale: Moni Ovadia affronterà il tema del viaggio, ma anche dell’odissea che ha caratterizzato la storia di tanti popoli, in un monologo in programma sabato 4 luglio alle 22. David Riondino leggerà brani tratti dalla prima traduzione in italiano di un classico dell’archeologia: "Città e necropoli dell’Etruria", di George Dennis, nell'appuntamento che si terrà sabato 18 luglio alle 22.
Pao. Ma.