E apre un mese di marzo ricco di jazz, che vedrà anche la presenza di Acre Trio, Bob Moses e Greg Burk e Paolo Porta, solo per citarne alcuni.
Il nuovo lavoro di Francesco Negro "Aspettando il Tempo" va a concludere un'ideale trilogia iniziata con il primo disco in quartetto, "", dedicato al concetto di luce, e seguito da "" ispirato dalla filosofia musicale di John Cage.
In questo nuovo album, i tre musicisti si sono concentrati sul tema del tempo, esplorandone le diverse accezioni in ambito musicale, acustico e filosofico.
Le tracce del nuovo album sono tutte composizioni originali di Francesco Negro, legate al tema centrale da un comune percorso concettuale. Unico brano del repertorio standard è una versione di "Trinkle Tinkle" di Thelonious Monk.
"Aspettando il Tempo" segna anche l'esordio dell'etichetta "Silence Records", creata da Francesco Negro per avere maggiore libertà nella propria produzione discografica.
Come per il precedente "Silentium", pubblicato da Alfa Music nel 2011, al fianco di Francesco Negro ci sono Igor Legari al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria. Francesco Negro Trio prosegue così un percorso iniziato nel 2009, quando i tre musicisti si sono incontrati nelle aule dell'International Jazz Master Program, un corso sperimentale organizzato dalla Fondazione Siena Jazz che è stato una fucina d'eccellenza per la nuova generazione del jazz contemporaneo italiano.
Francesco Negro, Ermanno Baron e Igor Legari hanno continuato da allora a esplorare e costruire insieme (in studio e dal vivo) il suono e l'identità del trio, mossi da una comune passione per le infinite possibilità offerte dall'incontro dei mondi della composizione e dell'improvvisazione. Una passione che per Francesco ha una lunga storia, iniziata con gli studi classici di pianoforte ed esplosa con la scoperta dei linguaggi musicali afroamericani e della letteratura pianistica del '900.
GIOVEDI' 12 MARZO 2015 ore 21 inizio concerto (ingresso pubblico ore 20:30)
informazioni e prenotazioni: + 39 02 26 82 97 49 - federicapaola@spaziotadini.it
" Dal 2014 ho incrementato e ampliato la presenza della musica dal vivo e soprattutto del jazz. Perché? Il jazz, più di altre forme musicali, vive della performance dal vivo, con le sue dinamiche anche improvvisative e lo stretto rapporto diretto con il pubblico. Il jazz è capace di generare sempre nuovi e ulteriori linguaggi, è continuamente dinamico e in evoluzione, capace di fondere, con originalità e passione, tradizione e avanguardia; ad oggi continua ad attrarre, catturare e convincere nuove generazioni. Queste stesse non hanno, però, tutte le opportunità delle generazioni precedenti, sia per chi desidera performare dal vivo - e così fare pratica vera, crescere e farsi notare - sia per chi desidera ascoltare musica dal vivo. La mia generazione a Milano aveva Le Scimmie, Il Grillo Parlante, il Capolinea, solo per citarne alcuni, oggi ormai quasi tutti scomparsi, alcuni fisicamente, altri nella loro natura di luogo dove accogliere e stimolare la musica dal vivo e l'interazione tra musicisti. E così, qui a Spazio Tadini, dove da sempre si lavora per mettere in comunicazione artisti, linguaggi e arti, dove fin dalla nascita dell'Associazione l'attenzione è rivolta ai giovani, alle loro potenzialità, desideri e futuro, dove si promuove e sostiene la cultura e l'arte a 360°, vogliamo provare, un passo per volta, a offrire questo luogo come riferimento per scambi culturali, anche tra generazioni di musicisti, perché possano avvenire con regolarità, per incontri creativi tra musiche e musicisti, per una reale interazione, regolare e costante, tra di essi, per restituire, con continuità, la magia, la forza e la bellezza di un concerto live e del ritrovarsi insieme in un luogo fisico con una passione e un interesse comune. Se vuoi sottopormi anche tu un tuo progetto chiamami per venire a trovarmi a Spazio Tadini o scrivimi a federicapaola@spaziotadini.it oppure puoi venire ad uno dei concerti dei tuoi colleghi, o ad un nostro spettacolo di teatro o di danza o all'inaugurazione di una mostra; in quell'occasione non avremo tempo per parlare approfonditamente ma sarà un modo - se non ci conosci già - per scoprire la nostra associazione e il clima che vi si respira." Federicapaola Capecchi
Spazio Tadini è luogo di eventi culturali nel panorama milanese. Si colloca in uno dei primi edifici in cemento armato del Novecento, tra le mura di una ex tipografia storica della città e dello studio che fu di uno dei più amati pittori e scrittori milanesi: Emilio Tadini. Oggi è un luogo che da spazio all'arte, alla musica, alla narrativa, alla poesia, alla saggistica, al teatro, alla danza e ai dibattiti culturali. In via Jommelli 24, a pochi passi da Piazzale Loreto, già nei primi due anni di vita si sono susseguiti più di 200 eventi. A Spazio Tadini si sono incontrati decine di artisti, sono nate idee e progetti che hanno messo in relazione arti diverse. Questo in una dimensione umana e temporale che ricorda quella Milano della ricostruzione del dopoguerra e del boom economico in cui nascevano case editrici, riviste e grandi e piccoli luoghi d'arte che vennero del resto molto copiati anche all'estero.
Spazio Tadini nasce in omaggio all'amore di Emilio Tadini per la cultura e l'arte su iniziativa di Francesco Tadini, suo figlio, e Melina Scalise. In questo luogo, c'è molto di lui, ci sono i suoi quadri, la sua nicchia dello studio con il lavello e i pennelli ancora intatta, ma tutto ciò che sta intorno è cambiato. Non è un luogo della memoria, ma è vitale e propositivo aperto agli artisti e alla cultura così come lui era attento ai giovani e alle avanguardie. Oggi il suo atelier ospita opere di artisti giovani e meno giovani, noti e meno noti, italiani e stranieri. L'ecletticità che ha contraddistinto il suo lavoro è stata traslata in un luogo fisico: Spazio Tadini.
Il successo di Spazio Tadini si misura dal numero di eventi e dalle migliaia di iscritti alla newsletter che, ogni settimana, ricevono il calendario degli appuntamenti culturali. Sono passati da Spazio Tadini artisti di talento a livello internazionale. Sono passati decine e decine di scrittori. Ha ospitato compagnie teatrali e dato luogo a dibattiti e approfondimenti. Promettenti artisti contemporanei hanno avuto occasione di esporre la loro arte davanti ad un pubblico molto numeroso.
In un unico luogo le persone possono trovare più proposte e stimoli artistici. Si può visitare una mostra personale, una collettiva, ascoltare musica, vedere uno spettacolo, discutere sull'argomento di un libro, partecipare ad un dibattito sui temi di attualità. E' un luogo di comunicazione tra gli artisti e tra le arti.
Al progetto culturale di Francesco Tadini e Melina Scalise, nel 2010, si è unita ufficialmente, divenendo socia e responsabile danza-teatro-musica, Federicapaola Capecchi, fondatrice e coreografa di OpificioTrame, che con loro, però, portava avanti una proficua collaborazione artistica già dal 2008, attivando un lavoro di ricerca, qualità, accessibilità e valorizzazione della danza, della musica, del teatro e dello spettacolo dal vivo.
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