DEPARTURES: I SOARES PRESENTANO IL LORO ALBUM DI DEBUTTO. Il quartetto del chitarrista milanese Marco Giongrandi presenta il suo primo album, "Departures" in uscita per Honolulu Records.
Con "Departures" i Soares (ensemble formato da Marco Giongrandi alla chitarra, Nicolò Ricci al sax tenore, Pietro Martinelli al contrabbasso e Riccardo Chiaberta alla batteria) propongono una musica pregna di riferimenti non solo musicali, ma anche artistici e letterari. Ispirandosi a vari autori, come Tabucchi ne "Il Filo Dell'Orizzonte", ogni singolo brano vuole essere un breve racconto che, attraverso immagini dalle tinte rarefatte e crepuscolari, immerge l'ascoltatore dentro un percorso che parte dal grande tema dell'inquietudine e lo trasporta verso un finale sempre luminoso. Le composizioni, firmate per la maggior parte dal leader Marco Giongrandi, sono valorizzate da una sezione ritmica che, disegnando atmosfere spaziose e liriche, si intreccia col linguaggio energico di Nicolò Ricci, condensandosi in un'unica voce dalle tinte inconfondibili.
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Il quartetto nasce nel 2012 dalla confluenza tra la decennale amicizia e comune esperienza musicale tra Marco Giongrandi (chitarra) e Nicolò Ricci (sax tenore) e la collaborazione del primo, Pietro Martinelli (contrabbasso) e Riccardo Chiaberta (batteria) che dopo numerose esperienze musicali e collaborazioni, formano ormai una consolidata sezione ritmica di ricca personalità.
Dopo aver condiviso l'inizio degli studi musicali e in seguito aver preso parte autonomamente a diversi progetti, sempre alla ricerca di una propria idea di musica, Giongrandi e Ricci, si ritrovano a formare un quartetto guidati dall'amore per il jazz contemporaneo, che da New York al Nord Europa riesce oggi ad arricchirsi facendo proprie le più svariate culture e generi musicali.
I Soares propongono una musica pregna di riferimenti non solo musicali, ma anche artistici e letterari. Ispirandosi a vari autori, come Tabucchi ne "Il Filo Dell'Orizzonte", ogni singolo brano vuole essere un breve racconto che, attraverso immagini dalle tinte rarefatte e crepuscolari, immerge l'ascoltatore dentro un percorso che parte dal grande tema dell'inquietudine e lo trasporta verso un finale sempre luminoso. Le composizioni, firmate per la maggior parte dal leader Marco Giongrandi, sono valorizzate da una sezione ritmica che, disegnando atmosfere spaziose e liriche, si intreccia col linguaggio energico di Nicolò Ricci, condensandosi in un'unica voce dalle tinte inconfondibili.
Dal 2014 il gruppo si esibisce anche in versione "elettrica" aggiungendo alle proprie fila l'organista Niccolò Cattaneo.
Marco Giongrandi nasce a Milano il 24/09/1987. Si avvicina allo studio della chitarra all'età di 14 anni. Nel 2006 viene ammesso ai "Civici Corsi di Jazz" dell'accademia internazionale della musica Milano, sotto la guida dei maestri Roberto Cecchetto, Giovanni Monteforte e Riccardo Bianchi. In questa scuola fa parte del gruppo stabile gestito da Franco Cerri, il Guitar Ensemble, e suona nella "Civica Jazz Band", orchestra diretta da Enrico Intra. Nel 2009 frequenta il seminario estivo "Nuoro Jazz" dove vince la borsa di studio per entrare nel gruppo dei migliori allievi con cui si esibirà nei festival di "Time in Jazz" di Berchidda e "Nuoro Jazz 2010". Con questa formazione, I "Close Far Collective" registrerà un disco attualmente in fase di mixaggio a cui parteciperà come ospite Paolo Fresu. Nel 2010 si diploma al Biennio di specializzazione dei "Civici Corsi di Jazz" e inizia il triennio di chitarra jazz del Conservatorio G.Verdi di Milano sotto la guida del maestro Bebo Ferra. Ha modo di perfezionare i propri studi nei seminari estivi di "Siena Jazz 2012" con i docenti Lionel Loueke, Steve Cardenas, John Taylor, Joel Frahm, Roberto Cecchetto, Pietro Condorelli, Pietro Tonolo, Massimo Manzi. Nel 2011 partecipa con il "Marta Del Grandi Quartet" (nel ruolo di chitarrista, compositore e arrangiatore) al concorso "Porsche, Giovani e Jazz" conseguendo il secondo posto e la menzione speciale del presidente di giuria Lucio Dalla. A Settembre 2012 il suo brano "Tremolio" verrà pubblicato nella rivista specializzata "Musica Jazz". Dal 2012 ha il piacere di suonare nella "Big band Jazz Company" diretta dal maestro Gabriele Comeglio nello spettacolo "Varie-Età" di Massimo Lopez e nella "Nick the Nightfly Orchestra". Nel 2014 partecipa nel disco "La Storia" di Cristiano Pomante e incide il primo lavoro discografico del suo gruppo: i "Soares". Ha collaborato con Gabriele Comeglio, Giulio Visibelli, Tony Arco, Giovanni Falzone, Tino Tracanna e molti altri. Ha diversi progetti all'attivo: "Marco Giongrandi Soares Quartet", "Cellophane Flowers", "Abum Trio", "Cristiano Pomante Quartet", "Arp Trio", "Jacopo Mazza Quintet" e altri.
Nicolò Ricci inizia lo studio del sassofono all'età di 12 anni sotto la guida del M° Alberto Zappalà. Nel 2005 viene ammesso ai Civici Corsi di Jazz di Milano dove studia con Mauro Negri. Nel 2014 consegue il diploma in sassofono jazz presso il Conservatorio G.Verdi di Milano dove ha studiato assieme a Tino Tracanna, Paolo Silvestri, Giovanni Falzone, Greg Burk, Riccardo Luppi, Attilio Zanchi. Ha perfezionato i propri studi jazzistici frequentando nel 2005 i seminari di Nuoro Jazz e nel 2012 i seminari estivi di Siena Jazz dove è vincitore di una borsa di studio e dove ha avuto come insegnanti Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Joel Frahm, Michael Blake, Steven Bernstein, Reuben Rogers, Roberto Gatto, Massimo Manzi. Nel 2010 passa un periodo di tre mesi a New York per motivi di studio. Qui ha modo di frequentare le jam session dei principali jazz club della città.
Dal 2007 conduce un'attività concertistica regolare a Milano e nel nord italia. Ha collaborato con Steve Swallaw, Adam Nussbaum, Jesper Bodilsen, Giovanni Falzone, Tino Tracanna, Antonio Zambrini, Andrea di Biase, Michele Salgarello, Gianluca Diienno, Alex Orciari, Matteo Rebulla, Tito Mangialajo Rantzer, Lo Greco Bros, Alessandro Usai, Adam Pache, Niccolò Cattaneo. Ha all'attivo vari progetti tra cui Dugong, del quale è in uscita il primo disco "Miscommuniction"; Dario Trapani 5tet; Collettivo Thelonius Monk; Malacrida 5tet; Marco Giongrandi Soares 4tet.
Pietro Martinelli (4 aprile 1984) ha studiato contrabbasso classico con M° Franco Pianigiani e contrabbasso jazz con il
M° Piero Leveratto presso il Conservatorio N.Paganini di Genova.
Frequenta i seminari di Siena Jazz 2007 e 2011, Nuoro Jazz 2009, Chieti in Jazz 2010, grazie ai quali ha la possibilità di studiare con importanti nomi del jazz italiano e internazionale: Lionel Loueke, Ben Street, Drew Gress, Jeremy Pelt, Franco D'Andrea, Paolino Dalla Porta, Furio Di Castri, Bruno Tommaso, Giovanni Maier, Attilio Zanchi, Tino Tracanna, Ettore Fioravanti. Durante la sua giovane carriera musicale ha l'opportunità di suonare in Festival Jazz Nazionali e Internazionali come: Time in Jazz Berchidda (2010), Villa Celimontana Jazz Festival (2009), Sorrento Jazz Festival (2008), Palco Sul Mare Festival (2012), UBI Veneto Jazz Festival (2012), Lunga Notte della Batteria - Memorial E.Lucchini (2009), Nervi Jazz (2009, 2010), Serravalle SummerNightsJazz (2010), Porsche Live Giovani e Jazz (2012), Lucca Jazz Donna (2012), Sori Jazz Festival (2009), ERF in Jazz (2012); e di suonare dal vivo con musicisti come Phil Woods, Scott Hamilton, Rosario Giuliani, Riccardo Arrighini, Alessio Menconi, Armando Corsi, Claudio Capurro, Roberta Alloisio, Marco Branca, Roberto Izzo, Marco Fadda, Mario Arcari, Andrea Celeste. I Seminari ai quali partecipa gli permettono inoltre di suonare dal vivo insieme a Lionel Loueke, Jeremy Pelt, Franco D'Andrea, Tino Tracanna ed Ettore Fioravanti. Ha registrato insieme ad alcuni importanti artisti: Riccardo Arrighini ("Like Children On A Wide Lawn" - 2012), Tullio De Piscopo ("Tango Para Mi Suerte" - 2012), Armando Corsi ("Alma" - 2010). Progetti di cui fa parte: Riccardo Arrighini Trio, Marta Del Grandi 4tet, Marco Giongrandi Soares 4tet, Gosper Glider Gun, Andrea Zanzottera 4tet, Nima Marie, Tuamadre Band.
Riccardo Chiaberta (1986), nel 1999 inizia a studiare batteria, percussioni classiche ed etniche con il M° Davide Merlino. Conclude il triennio jazz presso il Conservatorio "G. Verdi" di Como, diplomandosi con il massimo dei voti. Attualmente frequenta il biennio jazz presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano. Studia pianoforte con il M° Ramberto Ciammarughi e batteria con il M° Fabrizio Sferra. Ha suonato con Achille Succi, Tino Tracanna, Guido Bombardieri, Alberto Mandarini, Giovanni Falzone, Lorenzo Erra, Gianluca Di Ienno, Giulio Corini, Andrea Di Biase, Alex Orciari, Salvatore Maltana, Michele Tacchi, Michele Guaglio, Marco Conti, Simone Prando, Dario Trapani, Michele Caiati, Nicolò Ricci, Davide Merlino e tanti altri. Incide per le etichette Videoradio e Abeat.
" Dal 2014 ho incrementato e ampliato la presenza della musica dal vivo e soprattutto del jazz. Perché? Il jazz, più di altre forme musicali, vive della performance dal vivo, con le sue dinamiche anche improvvisative e lo stretto rapporto diretto con il pubblico. Il jazz è capace di generare sempre nuovi e ulteriori linguaggi, è continuamente dinamico e in evoluzione, capace di fondere, con originalità e passione, tradizione e avanguardia; ad oggi continua ad attrarre, catturare e convincere nuove generazioni. Queste stesse non hanno, però, tutte le opportunità delle generazioni precedenti, sia per chi desidera performare dal vivo - e così fare pratica vera, crescere e farsi notare - sia per chi desidera ascoltare musica dal vivo. La mia generazione a Milano aveva Le Scimmie, Il Grillo Parlante, il Capolinea, solo per citarne alcuni, oggi ormai quasi tutti scomparsi, alcuni fisicamente, altri nella loro natura di luogo dove accogliere e stimolare la musica dal vivo e l'interazione tra musicisti. E così, qui a Spazio Tadini, dove da sempre si lavora per mettere in comunicazione artisti, linguaggi e arti, dove fin dalla nascita dell'Associazione l'attenzione è rivolta ai giovani, alle loro potenzialità, desideri e futuro, dove si promuove e sostiene la cultura e l'arte a 360°, vogliamo provare, un passo per volta, a offrire questo luogo come riferimento per scambi culturali, anche tra generazioni di musicisti, perché possano avvenire con regolarità, per incontri creativi tra musiche e musicisti, per una reale interazione, regolare e costante, tra di essi, per restituire, con continuità, la magia, la forza e la bellezza di un concerto live e del ritrovarsi insieme in un luogo fisico con una passione e un interesse comune. Se vuoi sottopormi anche tu un tuo progetto chiamami per venire a trovarmi a Spazio Tadini o scrivimi a federicapaola@spaziotadini.it oppure puoi venire ad uno dei concerti dei tuoi colleghi, o ad un nostro spettacolo di teatro o di danza o all'inaugurazione di una mostra; in quell'occasione non avremo tempo per parlare approfonditamente ma sarà un modo - se non ci conosci già - per scoprire la nostra associazione e il clima che vi si respira." Federicapaola Capecchi