Il regista premio Oscar si cimenta con la trasposizione cinematografica del celebre musical di Broadway scritto da Marshall Brickman e Rick Elice, facendo rivivere sullo schermo la musica e lo spirito degli anni '50 e '60. Nelle sale italiane dal 18 giugno.
New Jersey, primi anni '50: Francesco Castelluccio (John Lloyd Young), è un giovane apprendista barbiere italoamericano, con il mito di Frank Sinatra e la passione per il canto; Tommy DeVito (Vincent Piazza) è un criminale pieno di intraprendenza e voglia di vivere: amici fin da ragazzi, i due, insieme alla conoscenza comune Nick Massi (Michael Lomenda), mettono su un gruppo, i Four Lovers, supportati dal gangster locale Gyp DeCarlo (Christopher Walken), boss con un debole per le belle voci. Destreggiandosi tra un colpo e un'uscita di galera, i tre riescono a distinguersi dal resto della scena musicale locale quando incontrano, seguendo il consiglio della futura star del cinema Joe Pesci, Bob Gaudio (Eric Bergen), pianista e compositore. Grazie alla particolarissima voce di Frankie, che si ribattezza Valli, e all'estro di Bob, il gruppo, che ora si fa chiamare The Four Seasons, riesce a entrare in contatto con il produttore Bob Crewe (Mike Doyle) e a solcare la porta del tempio della musica americana di quegli anni, il Brill Building di New York, trampolino di lancio per il loro grande successo.
Criminalità, provincia americana, musica, passione e voglia di sfondare: l'ambientazione di Jersey Boys sembra toccare molte corde del cinema di Martin Scorsese, con i personaggi che parlano direttamente allo spettatore, la musica travolgente e la realtà quotidiana di chi vive la strada pericolosamente. Jersey Boys non è però una versione musical di Quei bravi ragazzi: trovando il giusto equilibrio tra la biografia, il film musicale, la commedia e momenti più drammatici, Eastwood confeziona una pellicola che affronta più generi, tutti accomunati dal ritmo travolgente e dal potere universale della musica. Autore in grado di affrontare generi agli antipodi, dal film di guerra come Lettere da Iwo Jima (2006), a pellicole sulla boxe come Million Dollar Baby (2004), passando per il romantico I ponti di Madison County (1995) fino al tuffo nel soprannaturale di Hereafter (2010), con Jersey Boys Eastwood non si limita al semplice biopic, come già accaduto per Invictus (2009), storia di Nelson Mandela, e J. Edgar (2011), in cui ha parlato del fondatore dell'FBI, ma mette il cinema e i suoi mezzi espressivi al servizio della musica. Da sempre grande appassionato di musica, soprattutto di jazz, Eastwood è stato il musicista country protagonista del suo Honkytonk Man (1981), ha raccontato la storia del sassofonista Charlie Parker in Bird (1988), diretto uno dei frammenti della serie di documentari Blues (2003), progetto voluto da Martin Scorsese, e composto le musiche di molti dei suoi film, come Mystic River (2003) e Gran Torino (2008): non stupisce dunque che il regista californiano abbia voluto raccontare la storia di un gruppo che ha fatto la storia della musica americana.
Affrontando la storia con il suo inconfondibile stile classico, ma ammorbidendo la durezza cui ci ha abituato nelle sue pellicole più drammatiche, Eastwood usa la voce di Valli e dei suoi amici per raccontare un percorso di riscatto personale e desiderio di rivalsa, non facendo l'elogio spassionato di questi artisti (fatto non scontato se si pensa che tra i produttori esecutivi del film figurano gli stessi Frankie Valli e Bob Gaudio), ma presentandoli come esseri umani normali, con i loro difetti, gli errori e le disgrazie che colpiscono chiunque, benedetti però da un talento fuori dal comune e da una forza di volontà in grado di trasformare anche la peggiore delle sofferenze in qualcosa che diventa meno doloroso grazie alla magia che sono in grado di creare. Canzoni immortali come “Big Girls don't cry”, “Walk like a men”, “Rag Doll”, “Sherry” e “Can't take my eyes off you” diventano il faro e lo scopo in grado di riscattare una vita intera, così come lo erano gli incontri sul ring per Frankie Dunn (Hilary Swank) in Million Dollar Baby, il senso di giustizia di Walt Kowalski in Gran Torino e la fede incrollabile nel futuro di Christine Collins (Angelina Jolie) in Changeling (2008): uomini e donne come tutti, in grado però di fare cose straordinarie.
Per raccontare la storia di questi ragazzi del New Jersey, Eastwood ha scelto di ingaggiare il cast originale del musical, aggiungendo al gruppo Vincent Piazza, il Lucky Luciano della serie Boardwalk Empire, nel ruolo di Tommy: una scelta vincente, dato che tutti i protagonisti danno il meglio di sé, sia dal punto di vista recitativo che canoro, essendo stati chiamati anche a cantare in prima persona le canzoni dei Four Seasons. Nota di merito anche per Christopher Walken e Mike Doyle, che, nei panni rispettivamente del gangster DeCarlo e del produttore Crewe, offrono i maggiori spunti comici del film. Per quanto riguarda la regia Eastwood sceglie la via della semplicità, facendo parlare la musica, concedendosi però due momenti da maestro: il carrello verticale che ci porta all'interno del Brill Building e ci mostra come in ogni piano dell'edificio stia nascendo un nuovo genere musicale fondamentale, e la scena finale, in cui viene allestito l'unico vero trascinante numero da musical della pellicola.
Anche se non sarà ricordato come uno dei massimi capolavori di Eastwood, Jersey Boys colpisce nel segno e proietta il pubblico negli anni '50, facendogli sentire il calore dei riflettori del palcoscenico e gli odori delle strade del New Jersey, grazie alla mano sicura e inconfondibile del regista e al groove irresistibile della musica di Frankie Valli e soci.
La citazione: "Siete i Fous Seasons? Tornate quando sarete neri!" Hearting/Cuorometro: ♥♥♥1/2 Uscita italiana: 18 giugno 2014 Titolo originale: Jersey Boys Regia: Clint Eastwood Anno: 2014 Cast: John Lloyd Young, Vincent Piazza, Erich Bergen, Michael Lomenda, Mike Doyle, Christopher Walken Colore: colore Durata: 134 minuti Genere: musicale Sceneggiatura: Rick Elice, John Logan Fotografia: Tom Stern Montaggi0: Joel Cox, Gary D. Roach Musica: Frankie Valli, Bob Gaudio Paese di produzione: USA Casa di produzione: Warner Bros. Distribuzione italiana: Warner Bros.