È questo il nucleo centrale di Jes!, un progetto ideato e creato, da Sabrina Maggiori, Federico Bomba e Alessia Tripaldi, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, inaugurato lo scorso 11 maggio con un convegno che ha visto presenti professionalità differenti: dal crowfunding alle strategie culturali fino ad arrivare alla social innovation. Un convegno impreziosito dal coinvolgimento dei principali contenitori culturali della città: dal S.A.S al Museo Diocesano fino alla Pinacoteca Civica di Palazzo Pianetti divenuti per un giorno palcoscenico privilegiato di performance a cura di Visioni del Contemporaneo Agguati in tour! e il Teatro Studio V. La città di Jesi è stata coinvolta dalle scuole alle piazze con l’intervento segnaletico per le strade del centro a cura del Liceo Artistico E. Mannucci e il concerto finale con Hot Viruz: Metùo insieme a Jamaica de Marco all’insegna dell’interconnessione tra musica e video-arte, che dato inizio anche alla prima residenza d’artista del progetto.
Porre in essere nuove strategie, ripensare al rapporto tra impresa e creatività non più casuale ma simbiotico: puntare sull’attivazione delle idee e partire da un atteggiamento positivo. Da qui il titolo e l’essenza del progetto che gioca con la parola inglese “Yes” e il nome della città di “Jesi” che lo ospita: un manifesto di intenti corredato dal sottotitolo “Cerco lavoro. Lo immagino. Lo trovo” che pone i presupposti per la creazione dell’Agenzia interstiziale (inaugurata anch’essa lo scorso 11 maggio, ndr), come “luogo di incontro permanente e co-working”: un ambiente fisico e intellettuale che possa colmare i vuoti tra professionalità diverse per creare connessioni lavorative trasversali tra le imprese, l’insediamento urbano, i suoi abitanti e le energie creative della zona. La coerenza di questo concetto è prosegue naturalmente anche nella sede dell’agenzia, all’interno del complesso architettonico comunale S.A.S. Studio per le Arti della Stampa e Chiesa di San Bernardo. Questo connubio tra laboratorio e luogo religioso secolarizzato diventa sinonimo di multidisciplinarietà: un tratto fondamentale di Jes che prevede inoltre alcune residenze d’artista, una banca dati online per la mappatura di artisti, artigiani, tecnici e imprenditori, numerosi workshop e un concorso internazionale nel 2014 per la selezione di progetti d’équipe legati al territorio.
Il progetto Jes! così articolato è un polmone che respira nel centro della città, traendo linfa vitale da un network sinergico e definendo il suo nucleo identitario nella condivisione di progettualità concrete e nel confronto partecipativo di idee.
Progetto Jes: http://www.jesplease.it/