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Jessica ed i suoi consigli culinari per il tradizionale cenone: ricette regionali e i libri e film in cui le ri-troviamo 12

Da Simoeffe



LA BLOGGER CUOCA D'ECCEZIONE JESSICA PIEROBON
JESSICA ED I SUOI  CONSIGLI CULINARI PER IL TRADIZIONALE CENONE: RICETTE REGIONALI E I LIBRI E FILM  IN CUI LE RI-TROVIAMO 12
 PER LA MIA INIZIATIVA
JESSICA ED I SUOI  CONSIGLI CULINARI PER IL TRADIZIONALE CENONE: RICETTE REGIONALI E I LIBRI E FILM  IN CUI LE RI-TROVIAMO 12 RICETTE REGIONALI E I LIBRI  FILM TRADIZIONI FAMILIARI IN CUI LE RI-TROVIAMO
 MI HA CONQUISTATO DAPPRIMA  CON LE SUE Storie dalla Cucina - Una tavola lunga mezzo milione di anni.  LO SPIEDO 
E date le sue origini bresciane non poteva non raccontarci un po' la storia dello spiedo, piatto - utensile  tipico di questa città, incastrato perfettamente tra la tradizione bresciana e quella della sua famiglia. Un  accenno storico e una storia che la  tocca personalmente.Arrostire le carni direttamente sul fuoco è stata certamente la prima forma di cottura utilizzata dall'uomo dopo che l'ebbe scoperto, il cui uso domestico risale a circa due milioni di anni fa , mentre il primo focolare sinora individuato sembra posteriore di circa cinquecentomila anni.
JESSICA ED I SUOI  CONSIGLI CULINARI PER IL TRADIZIONALE CENONE: RICETTE REGIONALI E I LIBRI E FILM  IN CUI LE RI-TROVIAMO 12JESSICA ED I SUOI  CONSIGLI CULINARI PER IL TRADIZIONALE CENONE: RICETTE REGIONALI E I LIBRI E FILM  IN CUI LE RI-TROVIAMO 12Nelle grandi cucine dei nobili e dei potenti sin dal Medioevo esistevano spiedi di diversa lunghezza e caratura, lo spiedo era in genere montato su anelli di un paio di pesanti sostegni di metallo disegnati per reggere lo spiedo ad altezza variabile messi direttamente davanti al fuoco di un camino.   La specialità gastronomica dello 'spiedo”, o spet, a Brescia  - ci ricorda Jessica - designa il piatto 'principe” della sua cucina, divenendo, nel corso dei secoli un vero oggetto di culto.Numerosi ristoranti offrono questo piatto da consumare sia sul posto che da poter portare a casa e lo si puo consumare anche alla varie feste in tutti i villaggi e paesini che circondano la provincia.Jessica inoltre ribadisce come lo spiedo oggi si componga  di pezzi di carni differenti, coniglio, maiale e pollo, pezzini di lardo, salvia e qualche patata. E in alcuni posti si trovano ancora i tradizionali uccelletti anche se lei quelli proprio non riesce a mangiarli. Detto questo ci dice che dalle sue parti,  per molti anni è stato il piatto tipico da mangiare la sera della Vigilia. 

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LA TRADIZIONE DELLO SPIEDO

  LE BELLE TRADIZIONIPer molto tempo, fin da quando era piccola la sua famiglia si riuniva  a casa dei nonni materni e in questo ambiente caldo e familiare il nonno e suo  papà se ne stavano a turno davanti al camino per un minimo di sette ore a far cuocere lo spiedo. Questa tradizione per lei era particolarmente toccante, soprattutto quando era piccola: vedere questi due uomini particolarmente cari al suo  cuore sedersi davanti al camino. Preparare per tutti  questo piatto era ormai la cosa che più aspettava nel periodo natalizio.

Finito di cuocere lo spiedo lo si mangiava con tutta la famiglia che proveniva da vari punti dell'Europa, seduta intorno alla stessa tavola a raccontarsi tutto quello che a causa della lontananza non si era potuto condividere prima.  Dopo la cena il fuoco si spegneva magicamente, e in qualche  modo apparivano tanti piccoli pacchetti e pacchettini con carte natalizia e fiocchi rossi, sicuramente portati da Babbo Natale!

Per Jessica lo spiedo, la Vigilia e la feste con la famiglia erano e sono tutt'ora il momento che preferisce dell'anno. Oggi, dato che il macchinario per lo spiedo  è andato perso nella casetta del nonno,  lo hanno dovuto ricomprare ma  la gioia è  comunque grande e le tradizioni sono rimaste, come quella di  raccontarsi tutto cio' che non si è potuto condividere durante l'anno lunghissimo in cui non ci si è visti  ma la riunione è stata ricca di risate e tutto il resto... le è sembrato di nuovo di avere 10 anni, quando il nonno, ancora in forma e non essendo ancora malato poteva occuparsi del camino, del fuoco e dello spiedo.
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 PER IL CENONE DI DI SAN SILVESTRO...

Pomponette in Cucina 

.....il  piatto principale per  la sera della Vigilia (31 dicembre)  in tema marittimo, forse per ricordare  le  origini bretoni  della famiglia oppure solo perché sono dei fan   dei prodotti del mare, in ogni caso mi ha lasciato  la ricetta della zuppa di pesce come la fanno loro :  un misto tra il caciucco alla livornese e la Ragoût de Poisson celtica e la Bouillabaisse  marsiglieseLa ricetta di questo piatto si perde nelle orgini della Bretagna e dei porti di mare del sud della Francia, non si sa esattamente da dove provenga ma gli ingredienti di base sono ovunque più o meno gli stessi, ovvero i pesci che restavano impigliati tra le maglie delle reti dei pescatori e quindi sul fondo dei loro cesti.
INGREDIENTI (per 4 persone):
200 gr di totani200 gr di moscardini200 gr di pesce spada200 gr di seppie200 gr di gamberetti100 gr di preparato per soffritto100 gr di passato di pomodoro 100 gr di vongole sgusciate2 spicchi di aglioprezzemolo3 foglie di alloroolio extra vergine di olivasale e pepe 1 cucchiaino da caffé di concentrato di pomodoro1 bicchiere di vino bianco
PREPARAZIONE:
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Lavare per bene gli  ingredienti, sopprattutto quando vengono dal mare per evitare di trovare lische, ossi di seppia o semplicemente della sabbia. In una pentola dai bordi alti mettete un filo di olio, le foglie di alloro, gli spicchi d'aglio tagliati a metà e il preparato per soffritto. Lasciate soffriggere qualche minuto mentre taglierete i pesci a pezzettini. Dopo qualche minuto buttate anche il pesce in pentola (tranne i gamberetti che aggiungerete dieci minuti dipo) e sfumate il tutto con un bicchiere di vino bianco. Lasciate cuocere ancora qualche minuto e poi aggiungete il cucchiaino di concentrato di pomodoro e la passata.  Mescolate e abbassate il fuoco. Salate e pepate a piacere oppure aggiungete un dado e 1/2 e in seguito, lasciate cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti,quando è pronto spegnete il fuoco e coprite di prezzemolo. Nel frattempo fate tostare delle fette spesse di pane in forno con un po di olio e aglio. Quando sono pronte preparate dei recipienti fondi, mettete sotto il pane grigliato e sopra la vostra zuppa.  Se volete potete cuocere insieme anche delle cozze, noi le facciamo a parte perché Jessica ( come altri)  è  allergica . Se  le volete cuocere separatamente dovete farle aprire in padella, sgusciarle e cuocerle in un pochino di olio, una foglia  di alloro e del pomodoro. Semplice, buono e di grande effetto. Yeah!!!
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