Jessica jones: la critica usa promuove a pieni voti e con entusiasmo la serie targata marvel/netflix

Creato il 19 novembre 2015 da Comixfactory


Domani, venerdì 20 novembre 2015, sarà il giorno di Jessica Jones . , il servizio di streaming on-line che ha prodotto in solido con i Marvel Studios la serie, renderà infatti disponibili alla visione tutti i tredici episodi della prima stagione.

Per farmi un'idea di come sarà la serie, ho provato a navigare un po' sul web per leggere le recensioni fatte in anteprima da alcune delle testate giornalistiche più prestigiose d'oltreoceano.

Maureen Ryan , editorialista televisiva di Variety, a esempio ha accolto la visione con entusiasmo. Scrive, infatti, sulla sito web della prestigiosa rivista: "Due dei pilastri sui quali si basano il film noir sono le donne dal linguaggio forte e i detective privati, e uno dei piaceri di Jessica Jones è che unisce entrambi questi aspetti un personaggio complesso e affascinante. Lo show, che presenta una performance eccezionale di Krysten Ritter ed è guidato con mano ferma e sicura da parte della produttrice esecutiva Melissa Rosemberg, non ambisce semplicemente a contendere al il titolo di miglior prodotto Marvel adattato per il piccolo schermo, ma in un panorama affollato come quello delle serie TV, emerge come una delle più significative nuove serie di questa stagione"


Entrando più nello specifico della narrazione e del rapporto con il fumetto originale da cui la serie è tratta, Maureen Ryan aggiunge: "[...] Jessica Jones non trascorre molto del suo tempo impegnandosi nella risoluzione dei casi che tipicamente coinvolgono gli investigatori privati. Questo potrebbe essere un aspetto che potrebbe generare disappunto in coloro che hanno letto il fumetto di Brian Michael Bendis - ma bisogna rimarcare che lo scrittore ha fatto da consulente per questa serie. Il racconto della storia super-eroistica di Jessica è talmente apprezzabile che permette al personaggio di essere credibilmente complessa, imperfetta e vulnerabile.
Qualcuno potrebbe argomentare che Jessica è un'antieroe: prende decisioni sbagliate, nasconde segreti e non è particolarmente responsabile. Ma la Ritter la interpreta con una abilità talmente carismatica che gli errori e le cicatrici del personaggio finiscono per essere molto persuasivi riguardo la sua attitudine a esitare nella scelta tra il bene e il male. Jessica è ferita, ma il suo rifiuto ad essere identificata con quella ferita dona alla serie una essenza di energia accattivante.
Il potere e il controllo di esso sono i temi dominanti della serie; senza raccontare troppo, Jessica proviene da una serie di esperienze che hanno quasi distrutto la sua fede nelle sue abilità [...] Questi elementi hanno consentito alla Rosemberg di compiere una intelligente meditazione sui modi attraverso i quali le donne vengono manipolate dalle pressioni sociali per conformarsi e sacrificare parti di se affinché non vengano etichettate alla stregua di piantagrane.
[...] Ritter e Mike Colter, che interpreta Luke Cage, insieme hanno una bella alchimia, e l'approccio sfumato di Colter al suo personaggio non fa che far accrescere l'interesse per la serie che sarà dedicata all'eroe.
[...] Jessica Jones si prende il giusto tempo per rivelare quanto astuto e malevolo sua il principale avversario dell'investigatrice, una scelta intelligente, perché Kilgrave (David Tennant) non è un nemico in grado di poter spiccare in un film; ha bisogno di molto spazio nelle dinamiche narrative della serie e nella testa di Jessica. Una volta che i pieni effetti dei suoi poteri manipolativi diventano chiari, è semplice comprendere perché Jessica sia così legata all'oblio che le può dare una bottiglia di liquore. Il ruolo del Doctor Who aveva dato a Tennant la possibilità di interpretare una vasta gamma di emozioni, ma Kilgrave è il riflesso oscuro del Dottore. Il principale piacere di quest'uomo è quello di terrorizzare gli altri, non di aiutarli. Il grande merito dell'attore è che grazie alla sua interpretazione Kilgrave non è solo un personaggio di una serie TV di cui seguire le gesta, ma un criminale assolutamente convincente; nelle mani sbagliate il personaggio avrebbe rischiato di essere solo criminale di mezza tacca o un comprimario troppo gigionesco. L'equilibrio con cui Rosemberg e Tennant conferiscono un freddo narcisismo al personaggio, contribuisce a renderlo ancor più pericoloso. Quello che Kilgrave può fare e ciò che ha fatto a Jessica è feroce; non c'è alcun dubbio che la serie opera in un campo diverso rispetto all'intrattenimento mainstream di Agents of S.H.I.E.L.D. o dell'ammirabile ma leggero Agent Carter. Non c'è alcuna critica da fare nei confronti di questa serie; è una serie drammatica molto cupa, amara e sensuale (in altre parole, non è uno show a cui assistere con i figli preadolescenti)."


Non di tenore differente la recensione di Alan Sepinwall che, per il sito , scrive: "Jessica Jones è la più cupa - nonché la migliore - serie TV della Marvel" dopodiché aggiunge: "Le storie di super eroi hanno inizio con le fantasie adolescenziali dei ragazzini, fantasie in cui il più tranquillo dei ragazzini acquisisce una enorme potenza in grado di consentirgli di risolvere tutti i problemi. [...] Non è il caso di Jessica Jones. La sua storia non è frutto di una fantasia di potere, ma un incubo. E' una saga supereroistica tanto quanto il racconto della sopravvissuta a uno stupro, una storia in cui non conta quanto tu sia potente perché c'è sempre qualcuno in grado di trovare il modo di ferirti e farti sentire una nullità. [...] Melissa Rosemberg, showrunner della serie, ha preso il fumetto di Bendis e Gaydos basato su una investigatrice privata e lo ha reso ancora più duro. E' il più oscuro e adulto adattamento televisivo di un fumetto tra quelli visti sinora sul piccolo schermo, e risulta essere immediatamente uno dei migliori, anche se soffre dei tempi della visione di un episodio dietro l'altro.
[...]Jessica Jones è interpretata da Krysten Ritter, un'attrice che quando interpreta ruoli drammatici, anche grazie alla sua armatura di sarcasmo rivela un individualità danneggiata e vulnerabile, questo la rende la scelta perfetta per il ruolo di una donna convinta di poter distruggere qualsiasi cosa con un tocco. [...] Kilgrave non ha la pelle di colore viola, che è il marchio che lo contraddistingue nei comics, ma David Tennant lo interpreta con una tale naturale minacciosità che nessun altro segno caratterizzante risulta essere necessario. E' un mostro con l'abilità di ottenere qualsiasi cosa egli desideri, da chiunque, come se fosse il suo diritto di nascita. E le scene in cui Jessica apprende le storie delle vittime di Kilgrave sono agghiaccianti almeno quanto quello vediamo il suo potere in azione. [...] Jessica Jones è diverso da qualsiasi altro telefilm che Marvel e DC hanno prodotto sinora, ed è eccellente. Speriamo che questo porti all'assunzione di rischi ancor maggiori nella trasposizione di personaggi dalla carta al piccolo schermo."