Ci sono molte cose che non tornano, troppe situazioni che forse prese singolarmente non apparirebbero forzate ma tutte insieme sembrano davvero eccessive. Perchè nell'orfanotrofio tutti ce l'hanno con Kundel? Perchè anche i ragazzi del villaggio sembrano avere come unica ragione di vita quella di punire quel bambino "bastardo"? Perchè il ragazzo va a vivere nel battello senza tentar con maggior forza il riavvicinamento con l'inqualificabile madre? Com'è possibile che una bimba di circa 9 anni si ubriachi continuamente senza che i genitori (in teoria genitori modello) se ne accorgano? Com'è possibile che la stessa bimba passi tutte le notti fuori di casa, anche a notte fonda, senza essere scoperta? C'è qualcosa di artificioso in Jestem, quando il film, al contrario, dovrebbe avere quasi un taglio neorealistico. I passaggi narrativi appaiono troppo semplici, schematici, come se la sceneggiatura non avesse la maturità che la storia richiederebbe. Anche le musiche (di un grande compositore peraltro) contribuiscono all'atmosfera un pochino "finta" del film, troppo pesanti, opprimenti e continuamente ripetute. E così questa specie di "Bambino col pigiama a righe" polacco che aveva tutte le carte in regola per essere stupendo sembra quasi un film da domenica pomeriggio a Canale 5. Meravigliose e umanamente devastanti però alcune sequenze come quella in cui Kundel vede sua madre ballare con un altro bambino, quella in cui appoggia la testa tra le sue gambe (della madre intendo) per poi ricevere un "non voglio vederti mai più" o quella, sublime, in cui nel finale i due bambini sdraiati uno vicino l'altro decidono di fuggir via insieme, due bambini che per motivi diversi soffrono di un tremendo mal di vivere, in parte provocato soprattutto da situazioni esterne (come per Kundel) in parte causato da un fortissimo disagio interiore (la bimba e la sua difficoltà di accettare il proprio aspetto, disagio raccontato con infinita dolcezza) . Sembra però che lo scavo psicologico e la potenza emotiva di Jestem più che per merito del film e della storia che racconta, provengano dai personaggi e da alcune piccole scene di interazione tra essi. Le scene che ho citato prima ne sono un esempio lampante, sono singole perle a mio modo di vedere non inserite perfettamente nella collana.
E' probabile che la mancata empatia col film sia un mio problema, non lo nego. Provatelo, magari lo troverete bellissimo. In qual caso, il primo ad esserne contento sarei io stesso perchè Kundel, in un modo o nell'altro, ti entra nel cuore.
( voto 6,5)