Ed eccoci qui, cari Fumettopeniaci …e buona Pasqua a tutti, avete ricevuto le uova?Mi piace “fumettopeniaci”, se riuscite ad isolare in un angolo della vostra testa tutti i riferimenti al pisello che vi può suscitare la seconda parte di questo neologismo da me creato, sono sicuro che in qualche modo, con percorsi sinaptici possibili solo nella mente di un nerd, la forma letteraria vi riporterà alla menteZio Tibia che saluta i suoi telespettatori.Cari zombettini miei, diceva quel vecchietto putrefatto, era el 1989, era venerdì, ed era uno show in seconda serata su Italia 1, liberamente tratto dal Creepshow americano. Una clip a basso costo che introduceva il film d'orrore della serata.
Il Chiodo di Alan Davis (testi e disegni) e Mark Farmer (Chine) è una miniserie del 1998, ed è una di quelle storie ambientate nei mondi alternativi DC, quei mondi in cui un particolare determina poi le differenze tra quegli universi e l’universo principale, la Terra-1 dove la continuità regna più o meno sovrana, almeno fino a quando non reboottiamo tutto, così giusto per non annoiarci.
E per quella notte di malizie quell’universo DC si ritrova orfano della leggenda di Superman.Tutto qua, questo è l’incipit del Chiodo, una miniserie gradevole che utilizza tutti i personaggi del Dc universe ricollocandoli in nuovi ruoli, Luthor sindaco di Metropolis per esempio, Olsen la sua spalla destra, Alec Holland, consigliere del presidente, Green Arrowparalizzato ed handicappato.Insomma oltre la lettura di una storia godibile, il divertimento di queste iniziative, che in casa DC hanno sempre prosperato, proprio per la politica sicuramente meno rigida sull’uso dei personaggi da parte degli autoririspetto alla Marvel, dicevo il divertimento sta nel riconoscere le citazioni, riscoprire le interpretazioni dei characters e fondamentalmente goderseli.Così come per Red Sondi Millar di cui se ricordo bene vi parlai lo scorso dicembre, anche questo The Nail risulta una piacevole lettura, della quale vorrei rivelarvi poco o niente.E' una storia corale, nella quale forse si può criticare un un approfndimento psicologico dei personaggi, ma Davis punta più sulla quantità dei personaggi, molti appaiono solo il tempo di una battuta, per il gusto di essere citati, l'evolversi della vicenda è lento, e tuttavia non annoia, al contrario, la lattura tiene desta l'attenzione fino al finale che ovviamente ....uh cazzo stavo per dirvi il finale.
Quanto mi costa sto Chiodo?‘Sto Chiodo, quello meno arrugginito è disponibile nell’edizione Lion, nella collana Grandi Opere DC, 168 pagine ricoperte da un elegante copertina cartonata, per la modica cifra di 17.95 euracci.Se tra di voi ci sono riccastri pigroni dalla strisciata facile del proprio Bancomat, vi consiglio di ripiegare su questa edizione, anche se da qualche parte ho letto che la traduzione era un po’ troppo grossolana.Ma quelli tra voi che hanno tutta la mia stima, quelli cioè che sono alla ricerca dell’edizione più economica dei loro fumetti, e che non ci tengono pià di tanto a farsi incaprettare dalle major fumettistiche voglio dare qualche dritta per risparmiare, il Chiodo non è una cosa inedita, ha già avuto una prima edizione italiana sui numeri 33-34 e 35 di Play Magazine, svalutatissima rivista della Play Press che a ben cercare trovate anche al prezzo di 1 euro ad albo…
Baci ai pupi e buona Pasqua!